Montorio al Vomano. È stato approvato in Consiglio Comunale l’assestamento di bilancio 2024.
Come anticipato nelle scorse settimane dal sindaco Fabio Altitonante, il segno “meno” nel rendiconto 2023 è già stato praticamente annullato dalle nuove risorse ottenute dall’Amministrazione.
Il mese scorso, infatti, il Presidente Marsilio ha firmato un decreto che riconosce al Comune un bonus di 720.000 euro, per il finanziamento di investimenti già effettuati dal Comune con l’utilizzo di risorse proprie, costituendo quindi una vera e propria sopravvenienza attiva.
Grazie a questo finanziamento l’Amministrazione ha inoltre destinato quasi 100mila euro in più alle manutenzioni straordinarie.
Con l’assestamento di bilancio, il Comune procede difatti anche alla variazione con cui vengono inseriti altri nuovi contributi per opere e servizi.
In particolare, il Comune ha ottenuto finanziamenti pari a circa 500mila euro per il completamento dello stadio Parrozzani, altri 200mila euro per i nuovi marciapiedi lungo le statali 80 e 150 e circa 480mila euro per l’ampliamento dell’asilo nido.
Sono stati, inoltre, reperiti circa 470mila euro per la progettazione di interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico per Contrada Vicenne, Piane di Collevecchio/Collevecchio e per il secondo tratto del lungofiume.
Tra le nuove entrate ci sono infine circa 70mila euro per accrescere gli interventi nel campo del sociale e per finanziare eventi e manifestazioni culturali.
Al Comune sono stati riconosciuti anche ulteriori fondi per l’adeguamento dei prezzi per il completamento delle opere in corso.
“I conti del Comune sono in salute e noi continueremo a lavorare per migliorare la nostra Montorio e dare più servizi ai cittadini” chiosa Altitonante.
Sempre nell’ambito del bilancio, il Consiglio Comunale ha ratificato anche tre ulteriori spese, che avevano già le coperture finanziarie all’interno del bilancio previsionale, anche se identificate tecnicamente come fuori bilancio, perché relative a sentenze. Una è legata al contenzioso sul bonus scuolabus, dove gli uffici comunali nello scrivere la delibera avevano indicato requisiti ripresi da altri bandi e bonus nazionali, utilizzati cioè fino a qualche mese prima dallo Stato italiano per poi adeguarsi, con una nuova delibera, alle più recenti normative. Non c’era stata alcuna discriminazione, ma l’Amministrazione ha ritenuto inutile proseguire guerre di principio in tribunale, preferendo chiudere a circa 4mila euro, piuttosto che spendere ancora soldi in avvocati e spese legali. Le altre due riguardano il ricorso per una multa e un esproprio.
“La nostra linea è stata quella della prudenza, chiudendo i contenziosi nei tempi giusti, senza trascinare le cause per anni con potenziali esborsi ancora più gravosi per i cittadini, come quelli che ci siamo trovati a pagare in questi anni, ereditati dalle precedenti Amministrazioni”, commenta il sindaco.