L’Aquila. Come avvenuto negli ultimi anni anche in questo inizio di stagione invernale 2023/2024 la regione abruzzese, storicamente una delle più fredde e nevose in Italia almeno nelle zone montane, deve fare i conti con un clima poco conforme al periodo.
Nonostante alcune incursioni rigide delle ultime settimane, che hanno portato la colonnina di mercurio a valori piuttosto bassi – anche talvolta in linea con le medie del periodo – la tanto desiderata dama bianca si fa aspettare, almeno in gran parte delle zone montane.
Fondamentale per operatori del turismo e appassionati, nonché per un ecosistema sempre più afflitto da siccità estive, la neve nel mese di dicembre sembra purtroppo sempre più una rarità.
A dispetto di ciò che nell’immaginario collettivo sarebbe un connubio perfetto: montagna, neve, mercatini di Natale con atmosfera illuminata da luci e addobbi. Ma tant’è.
Nella nottata di oggi in vero ci sono state deboli precipitazioni che hanno portato accumuli modesti a quote di medio-alta montagna, ma a valle il paesaggio si presenta ancora insolitamente, (ma sempre più frequentemente, ndr), spoglio.
È anche vero che “chi si accontenta gode”, ma le deboli precipitazioni di stanotte sono del tutto insufficienti a mettere in moto “naturalmente” gli impianti sciistici della regione. E peraltro un significativo e anomalo aumento delle temperature previsto dalle prossime ore su gran parte d’Italia metterebbe a serio rischio la permanenza al suolo del manto bianco che si è formato stanotte sulle nostre montagne.