L’Aquila. La Polizia Locale d’Italia, tramite l’Associazione professionale (ANVU), critica la recente modifica alla legge regionale riguardante la Polizia Locale, sostenendo che sia stata creata su misura per il Comune dell’Aquila. Secondo l’associazione, le recenti dichiarazioni del sindaco Pierluigi Biondi avrebbero implicitamente confermato questa tesi, dato che il Comune non ha ancora eseguito sei sentenze di tribunale che impongono la nomina di un comandante.
“La recente presa di posizione del sindaco dell’Aquila, lungi dal dissipare i dubbi sollevati, finisce paradossalmente per confermare nella sostanza le critiche avanzate in merito all’emendamento inserito nottetempo nel disegno di legge di assestamento di bilancio.” Afferma Silvana Paci, presidente nazionale di ANVU, “con la sua nota, infatti, il sindaco Biondi ammette implicitamente ciò che fino a ieri era soltanto sospettato: la modifica della legge regionale sulla Polizia Locale è stata calibrata su misura per il Comune dell’Aquila”.
“Non si può tacere, inoltre, come la modifica normativa presenti evidenti profili di legittimità costituzionale: appare costruita per favorire un singolo ente, in palese contrasto con i principi di generalità, astrattezza, imparzialità, uguaglianza e buon andamento che devono sempre ispirare l’azione legislativa, nonché lesiva di competenze legislative proprie dello Stato”. Prosegue la Paci.
“Una legge regionale non può essere modellata ad uso e consumo di un singolo Comune…Il tentativo di giustificare l’emendamento come strumento volto a garantire legalità e trasparenza si rivela, dunque, falso e pretestuoso”.
ANVU propone una soluzione alternativa: “quei principi potrebbero trovare tutela attraverso l’istituzione di un ‘albo regionale dei comandanti’ della Polizia Locale…senza ricorrere a sotterfugi come l’impropria attribuzione delle funzioni di comandante ai propri capi di gabinetto o al segretario comunale, ruoli del tutto estranei alla specifica competenza tecnica e operativa richiesta”.
In conclusione, la Presidente nazionale afferma che “con le sue stesse parole, Biondi ‘esce allo scoperto’: egli stesso conferma che la modifica normativa è stata concepita per il Comune dell’Aquila, smentendo l’asserita neutralità dell’emendamento”. Viene invece lodato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che “ha colto la fondatezza delle obiezioni sollevate e si è reso disponibile a intervenire per ricondurre la vicenda entro i binari della legalità e dell’equità normativa”.