Bomba. Si è svolta lo scorso 13 agosto al Museo Etnografico di Bomba (CH) la cerimonia di donazione dell’opera dell’artista Anna Seccia dal titolo “Identità territoriale – le tracce di Bomba”.
L’opera d’arte che raccoglie le impronte delle persone che hanno aderito all’happening dello scorso anno; impronte ce raccontano la storia e la vita di una comunità, è stata accolta in un luogo che custodisce la memoria e la le tradizioni. È un connubio perfetto tra passato e presente.
Una tela di cm 250 x160 realizzata in tecnica mista, parcellizzata in 60 parti. Ogni frammento, delle dimensioni di cm 25×25 (incorniciato cm 35×35) è stato ritoccato a mano dall’artista, numerato, firmato e corredato di certificato di autenticità. Pezzi unici che permetteranno ai cittadini e agli amanti dell’arte di possedere una parte tangibile dell’opera collettiva, trasformando l’arte in un elemento di identità democratica e sociale diffusa.
“Desidero esprimere un ringraziamento profondo e sincero a tutte le persone che hanno reso la cerimonia di presentazione e donazione dell’opera Identità territoriale -Le tracce di Bomba un momento indimenticabile” le parole dell’artista Anna Seccia “Sono profondamente onorata e grata al Direttore del Museo di Bomba, Giuseppe Caniglia, per la sua visione e per aver creduto in questo progetto. Al sindaco Raffaele Nasuti, per le sue parole di stima e per aver accolto con onore e gratitudine un progetto che celebra la storia della sua gente. All’associazione Van con Rosaria Nelli per aver accompagnato questo percorso, a Pina Rosato vice presidente degli Stati Generali delle donne hub, per la sua preziosa presenza, alla giornalista Gioia Salvatore, che con la sua professionalità e sensibilità ha saputo condurre l’incontro, valorizzando ogni aspetto del progetto. A Walter Cilli e il suo staff per il pregevole e impeccabile allestimento. La loro maestria ha esaltato la bellezza e il significato dell’opera, superando ogni sfida. Infine, a tutti i cittadini di Bomba che, con la loro partecipazione e il loro entusiasmo, hanno dato vita a quest’opera e ne sono i custodi” conclude Seccia “Grazie, perché senza il contributo di ognuno di voi, questo sogno non sarebbe mai diventato realtà”.