Pescara. L’Associazione Animalisti Italiani denuncia con fermezza la decisione del Governo Meloni di rinviare ancora una volta il termine per emanare il decreto attuativo previsto dalla Legge Delega 106/2022, che dovrebbe sancire il definitivo superamento dell’uso degli animali nei circhi. Si tratta della terza proroga: dal termine originario del 18 febbraio 2023 si è passati prima al 18 agosto 2024, poi al 18 agosto 2025 e ora, con un disegno di legge ad hoc, si propone di posticipare tutto alla fine di dicembre 2026.
Una scelta che tradisce gli impegni presi e che rappresenta un nuovo schiaffo alla volontà della stragrande maggioranza dei cittadini italiani, ai 240.000 firmatari della petizione che chiedono lo stop agli animali nei circhi e alle numerose istituzioni – dagli ordini veterinari ai consigli regionali e comunali – che si sono già espresse in tal senso.
“Ci troviamo di fronte all’ennesima lavata di mani da parte del Governo – dichiara Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani – che per la terza volta decide di prorogare la sofferenza di oltre 2000 animali sfruttati nei circhi, allontanando ancora la possibilità di rilanciare uno spettacolo finalmente umano e degno di un Paese civile. È sconcertante che, mentre più di cinquanta Paesi hanno già scelto la via della modernità e del rispetto degli animali, l’Italia continui a rimandare un cambiamento atteso e necessario. Ora il Parlamento ha una responsabilità chiara: respingere questo disegno di legge vergognoso e pretendere coerenza, approvando norme che mettano fine allo sfruttamento degli animali nei circhi e prevedano una giusta pensione per gli animali ancora impiegati e un concreto piano di riconversione per gli spettacoli”.
Animalisti Italiani invita Deputati e Senatori di ogni schieramento a non farsi complici di questa ennesima proroga e a prendere una posizione netta per affermare finalmente un principio di civiltà che l’Italia non può più permettersi di rimandare. Il momento di agire è ora.