Lanciano. Sempre più fitto il mistero che ruota intorno alla morte di Andrea Prospero, lo studente 19enne abruzzese trovato senza vita in un fittacamere nel centro di Perugia,
L’autopsia ha escluso segni di violenza, si attendono i risultati degli esami tossicologici. Si dovrà fare luce sulla esatta causa del decesso. Gli inquirenti non escludono alcuna pista. Intanto in questi giorni si stanno analizzando i dispositivi trovati nella stanza, il contenuto di cinque cellulari e di ben 40 sim telefoniche. Una quantità enorme di schede rinvenute che apre molti scenari, si dovrà dipanare una matassa che si fa via via più intricata. Nella stanza dove il 19enne è morto era stata, inoltre, rinvenuta una carta di credito che appartiene ad un uomo non residente in Umbria.
ma nel luogo del decesso sarebbe stata rinvenuta anche un’altra carta di credito non intestata ad Andrea. I titolari delle carte di credito saranno ascoltati dagli investigatori nei prossimi giorni.
“Vogliamo la verità su tutto”, hanno dichiarato i familiari intervistati da “Chi l’ha visto?”, “Mio fratello era una persona molto gentile e riservata, ma anche ingenua. Probabilmente è stato sfruttato da qualcuno senza rendersene conto e poi non ha saputo tirarsi fuori dalla situazione”, sono le parole piene di angoscia di Anna, sorella gemella di Andrea Prospero.
Giallo sulla morte di Andrea, nella stanza una carta di credito non sua: domani i funerali