L’italiano Andrea Cisternino non abbandona il suo rifugio a nord di Kiev, con altre 4 ucraini si prendono cura di oltre 450 animali. La situazione è tragica, non hanno cibo né acqua potabile, manca anche l’elettricità e il telefono, ma la volontà è forte e non mollano. Anna Raimondi, membro dell’associazione Unitiperloro, di cui fa parte anche Andrea Cisternino, ha dichiarato su facebook: “I media stanno facendo passare servizi nelle radio, nelle tv, Andrea é un cittadino italiano che ha diritto ad essere aiutato, lui, il suo staff di 4 persone e i suoi animali”.
Ora si attende che il governo ucraino mobiliti la Croce Rossa locale per portare viveri, ma serve l’accordo con i russi che hanno occupato la zona per permettere a un convoglio di portare i rifornimenti.
L’ambasciata italiana in Ucraina, attualmente con sede a Leopoli, segue da vicino la vicenda di Andrea Cisternino, bloccato vicino Kiev nel suo rifugio di animali. “Sappiamo della sua situazione e seguiamo il caso”, ha dichiarato.
Dall’ambasciata, allo stesso tempo, si fa notare come la collocazione dell’italiano sia al momento difficilmente raggiungibile. Il 12 febbraio scorso, si ricorda, la Farnesina ha diramato il primo invito agli italiani a lasciare temporaneamente l’Ucraina visto l’aggravarsi delle condizioni di sicurezza.