
“Serve ravvedimento operoso di enti ed associazioni per evitare danni ambientali e chiarezza sull’uso di ingenti risorse pubbliche. Non bisogna replicare quanto sta accadendo a Cerveteri e in altri siti. La Prefettura ha sollevato ieri mattina numerose criticità per il Jova Beach Party a Vasto. La Stazione Ornitologica Abruzzese nei giorni scorsi, dopo una segnalazione preliminare, aveva depositato un corposo dossier di ben 14 pagine sull’evento”, dichiarano dalla Soa.
“Perché proporre di mandare 40.000 persone in un’area con il corso d’acqua di Fosso Marino, piante ed animali che il Piano spiaggia comunale destina a rinaturalizzazione con ampliamento dell’area con vegetazione ignorando che nello stesso Piano c’è un’altra zona destinata proprio ad eventi? Perché nelle carte depositate per il concerto e consultate dalla SOA la presenza del fosso non era segnalata e, anzi, si sosteneva, testualmente, che non c’erano “ostacoli” e presenza di vegetazione, che invece ci sono? ”
“E come mai farsi dare 80.000 euro di fondi pubblici dalla Regione che ha sostenuto in un comunicato stampa essere destinati alla “bonifica” di un fosso (che come detto nei documenti non si rilevava), mentre nella delibera si parla genericamente di Jova Beach Party? Tra l’altro nella lettera di richiesta del Comune di Vasto, oltre alle necessità per fosso Marino, si evidenziano anche altri costi che sarebbero obbligatori, non si sa su quali basi, per il comune come l’energia elettrica del concerto, le transenne ecc”.
“Sono tante le criticità, i dubbi e le vere e proprie incongruenze che emergono dalla lettura delle carte relative all’organizzazione del concerto Jova Beach Party che la Stazione Ornitologica Abruzzese, dopo una segnalazione preliminare, ha raccolto in un corposo Dossier inviato lo scorso 24 giugno a tutti gli enti, compresi Prefettura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Ministero dell’Ambiente. L’associazione ritiene che tutti i soggetti, dal Comune al privato fino alle associazioni, tecnici e organizzazioni a vario titolo coinvolte, debbano procedere ad un ravvedimento operoso attivandosi per evitare qualsiasi”:
1)distruzione di aree che presentano anche una residua naturalità, come Fosso Marino, che, invece, devono essere progressivamente rinaturalizzate proprio come prevede il Piano del Demanio comunale;
2)disturbo alla vicina Riserva della Marina di Vasto che è anche Sito di Interesse Comunitario. Facciamo notare che nella stessa documentazione (basta guardare il grafico riportato anche nel dossier) si rileva una forte emissione sonora che investirà per ore anche l’area protetta. Negli Stati Uniti, per dire, recentemente hanno vietato un concerto perché situato entro 1000 metri da un sito di nidificazione di una specie rara di limicolo, simile al Fratino.
Qui nella Relazione di Incidenza, evidentemente privi di senso del ridicolo, hanno proposto che in caso di nidificazione bisognava lasciare 9 mq (sic!), cioè un quadrato di 3 metri per 3 metri. Stiamo parlando della gestione e degli impatti di 40.000 persone che pensano giustamente a divertirsi.
La SOA continuerà a sorvegliare affinché l’evento non si trasformi anche a Vasto nella distruzione della vegetazione, disturbo alla fauna o in immensi movimenti di sabbia, come sta avvenendo purtroppo a Cerveteri dove addirittura ci sono le ruspe nelle aree con il rarissimo Giglio di Mare e tante altre specie di interesse naturalistico, in pieno periodo di riproduzione dell’avifauna.
Altre criticità stanno emergendo, ad esempio, anche nelle tappe del Jova Beach Party in Romagna e Calabria. Le spiagge con elementi di naturalità non devono essere oggetto di tali spettacoli, per i quali basta affittare e pagare stadi, palazzetti dello sport oppure andare nelle piazze delle città. Si allega il dossier, l’estratto della mappa del Piano del Demanio Comunale e l’estratto della relazione del Piano del Demanio comunale per l’area di Fosso Marino .