L’Aquila. Mercoledì 19 marzo, a partire dalle ore 9:00, migliaia di agricoltori della Coldiretti, provenienti da tutte le regioni d’Italia tra cui anche l’Abruzzo, sfileranno per le strade di Parma. Alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, la manifestazione attraverserà il centro della città con le bandiere gialle dell’organizzazione e quelle dell’Unione Europea, unite dallo slogan “Facciamo luce”.
Dall’Abruzzo ci saranno il presidente regionale Pietropaolo Martinelli, i presidenti provinciali Pier Carmine Tilli (Chieti), Emanuela Ripani (Teramo), Alfonso Raffaele (L’Aquila) e Giuseppe Scorrano (Pescara) nonché il direttore regionale Marino Pilati e i direttori provinciali Domenico Bosco, Domenico Roselli e Daniele Di Venanzio insieme a tanti giovani imprenditori capitanati dalla delegata Carla Di Michele e molte donne imprenditrici che partiranno alle prime ore del mattino dalle 4 province abruzzesi.
Nel dibattito sui cibi creati in laboratorio, Coldiretti, da sempre impegnata nella trasparenza, nella qualità e nella sicurezza alimentare, non si oppone al progresso, ma chiede maggiore rigore scientifico nella valutazione dei nuovi alimenti per tutelare la salute dei cittadini, in linea con un approccio responsabile e coerente con i valori europei.
Il corteo partirà da Parco 1° maggio per raggiungere la sede dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), l’ente che esamina le richieste di autorizzazione dei novel food. La comunità scientifica sul tema è concorde nel segnalare i rischi legati ai cibi ultraformulati, considerati l’anticamera dei cibi creati in laboratorio e sollecita ulteriori approfondimenti su sicurezza, valore nutrizionale e impatto sulla salute a lungo termine, ribadendo la necessità di procedere con prudenza.
Per l’occasione, Coldiretti ha anche lanciato la campagna digitale #facciamoluce, per informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana. Attraverso sticker simbolici a forma di lampadina e contenuti mirati, l’iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dare voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica.