Ovindoli. Il Nuovo progetto di ampliamento del comprensorio sciistico di Ovindoli-Campo Felice è stato fatto senza nessuna integrazione con le altre aree del Parco Regionale, dei Siti di Interesse Comunitario e della Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea, come invece imporrebbe la legge. Questa la posizione dell’associazione Appennino ecosistema che punta ad “Assicurare la protezione degli ecosistemi e delle specie montane, con priorità assoluta rispetto alle attività umane nelle aree protette, utilizzando le migliori conoscenze scientifiche nel campo della ricerca ecologica. “Come sempre, prima si stanziano i fondi e poi si valuta la compatibilità ambientale dei relativi progetti, rischiando di perdere tempo e soldi”, hanno spiegato dall’associazione, “se la zonazione prevista dalla legge per il Parco Regionale Sirente Velino fosse stata finalmente approvata, sapremmo già in anticipo se questi progetti sono o no compatibili con il necessario regime di protezione dell’ambiente del Parco. Di certo, non lo è il ventilato collegamento con Campo Felice, attraverso delicatissimi ecosistemi che sarebbero certamente devastati dalle infrastrutture necessarie. Pressapochismo, ignoranza e incapacità istituzionale, unite in un pericoloso cocktail per continuare ad imbrogliare le popolazioni locali, a danno dell’integrità ecologica del territorio protetto. Vedremo se questi progetti resisteranno al vaglio della Valutazione di Impatto Ambientale e della Valutazione di Incidenza Ambientale, obbligatorie per legge. Nel frattempo il Parco Regionale del Sirente Velino continua ad essere allo sbando, senza Piano del Parco, zonazione e senza alcuno slancio, mentre interventi di questo genere vengono spacciati come volano per il rilancio di un turismo limitato a soli pochi mesi l’anno . E’ per questo che Appennino Ecosistema continua instancabilmente ad andare avanti nella campagna perché il Velino Sirente divenga un grande Parco Nazionale, incontrando tutti i Sindaci del Parco, e non solo quelli delle “fortunate” aree oggetto degli investimenti regionali. Staremo a vedere cosa prevedono i progetti finanziati in dettaglio; in ogni caso, pretenderemo il rispetto della legge e degli ecosistemi che sostengono la nostra stessa vita”.