Pescara. Arriva in Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara la vicenda dello stato di agitazione sindacale sollevato da FP CGIL Pescara e UIL Trasporti all’interno di Ambiente SpA. Situazione creatasi nei mesi scorsi, quando le organizzazione sindacali avevano ripetutamente segnalato la necessità di ripristinare la turnazione oraria ante pandemia e individuare una soluzione per lo spostamento degli uffici amministrativi, attualmente ubicati a ridosso del depuratore in una collocazione che compromette, per ovvi motivi, la salubrità del luogo di lavoro. Temi che già a maggio scorso erano stati affrontati anche in un tavolo prefettizio dove, alla presenza dei vertici dell’azienda, si era trovata una soluzione almeno sul primo punto, portando ad una sospensione dello stato di agitazione che però ora rischia di riprendere. “Dal mese di maggio, infatti, le organizzazioni sindacali non hanno più avuto alcun tipo di riscontro in merito alle altre esigenze segnalate – commenta il Presidente della Commissione, Paolo Sola (M5S) – con un silenzio che continua a protrarsi fino ad oggi, dopo che oltre un mese fa FP CGIL aveva richiesto un incontro urgente al Sindaco Masci, per verificare la fattibilità di alcune soluzioni per risolvere i problemi derivanti dalla vicinanza degli uffici amministrativi all’impianto di depurazione”.
Il riferimento era a quanto anticipato nei mesi scorsi alle organizzazioni sindacali riguardo alla possibilità di realizzare una cosiddetta Casa delle Partecipate, che avrebbe ospitato il personale di tutte le società partecipate del Comune di Pescara, risolvendo definitivamente il problema della insalubrità dei luoghi di lavoro segnalata dai sindacati.
“Una soluzione che era stata presentata come una risposta strutturale e definitiva al problema – prosegue Sola – oltre che l’opportunità per una visione integrata ed efficiente dei servizi in vista dell’imminente fusione con i Montesilvano e Spoltore, ma che al momento rimane invece solo un’ipotesi lontana, vista anche l’iniziativa di Pescara Multiservice che ha avviato un’indagine di mercato per la ricerca di un immobile da adibire a sede unica della società Multiservice, con buona pace quindi di questa prospettiva unitaria che, evidentemente, rappresenta una visione troppo ambiziosa per questa classe politica. Se le condizioni, o le capacità, per realizzare la Casa delle Partecipate non dovessero concretizzarsi nel breve periodo, è imprescindibile individuare immediatamente un’alternativa praticabile, e in questo scenario – aggiunge Paolo Sola – tornerebbe ad Ambiente SpA la responsabilità di individuare e attuare la soluzione più idonea. Tuttavia, è cruciale escludere la prospettiva di una ristrutturazione degli attuali uffici, che non risolverebbe il problema della vicinanza con il depuratore e rappresenterebbe un investimento inutile. La soluzione più adeguata, a tutela della salute e della dignità dei lavoratori, sarebbe una delocalizzazione completa degli uffici amministrativi e operativi, garantendo così una risposta definitiva e non temporanea al problema. In tutto questo – conclude Paolo Sola – rimane assordante il silenzio del Sindaco Masci, che evidentemente continua ad annaspare nella gestione zoppicante delle sue 17 deleghe. Nonostante la richiesta urgente di incontro avanzata dai sindacati oltre un mese fa, non è arrivata alcuna risposta concreta, e la gestione della vicenda è stata ora delegata all’Assessore Cremonese, che convocheremo nei prossimi giorni per chiarire le intenzioni dell’amministrazione in questa delicata vicenda. È necessario che il centrodestra assuma le proprie responsabilità e affronti con serietà i temi della salute e dei diritti dei lavoratori, senza ulteriori ritardi o scaricabarile”.