Bussi sul Tirino. United Nations Development Program (UNDP) ha sviluppato un Progetto di identificazione e bonifica dei siti contaminati da inquinanti organici persistenti (POP) in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, dell’Urbanizzazione e dei Cambiamenti Climatici turco e co-finanziato da Turchia e Unione europea. Scopo del progetto è quello di condividere le migliori pratiche internazionali in tema di gestione e bonifica di siti contaminati, coinvolgendo operatori e istituzioni per uno scambio di conoscenze ed esperienze, finalizzate a migliorare la capacità della Turchia di attuare il Regolamento europeo sui POP e la Strategia europea sulla contaminazione del suolo, sia sotto il profilo dell’identificazione e classificazione dei siti contaminati, che della loro gestione e bonifica.
Nell’ambito di questo progetto, la delegazione del Ministero dell’Ambiente, dell’Urbanizzazione e dei Cambiamenti Climatici turco e del United Nations Development Program (UNDP) – rete promossa dalle Nazioni Unite per favorire la risposta dei Paesi aderenti alle sfide poste dallo sviluppo globale e nazionale – ha visitato il cantiere Tre Monti, nel SIN di Bussi sul Tirino. Una tappa scelta dalla delegazione in virtù dell’interesse tecnico e scientifico suscitato dall’applicazione della tecnologia di desorbimento termico in una porzione dell’area nord del sito Tremonti.
L‘area Tremonti è stata oggetto, dal 2016, dell’attuazione di un ampio piano di indagini operato inizialmente da Edison al fine di completare l’analisi delle sostanze presenti in superficie e nel sottosuolo. Nel 2021 viene costituita per volontà di Edison una nuova società, Tre Monti, specializzata nei servizi di bonifica dei terreni e delle acque sotterranee, che unisce le competenze di tre operatori di primo piano nei servizi ambientali: Greenthesis, ACR Reggiani (Gruppo Hera), Edison Next Environment e della quale Edison è azionista. Tre Monti rappresenta un modello paradigmatico per la gestione e positiva risoluzione di casi di contaminazione dei terreni da parte di industrie storiche del nostro Paese, come i siti ex-Montedison di cui Edison ha preso in carico il recupero.
Le attività di bonifica nel SIN di Bussi sul Tirino consistono nello scavo e nello smaltimento dei rifiuti per l’intero sito e, nell’area Nord – se i risultati del test pilota in corso su una porzione di 400 mq saranno conformi alle aspettative – in un intervento di desorbimento termico preventivo alla rimozione dei materiali.
Il desorbimento termico permette di trattare i contaminanti presenti in profondità, senza movimentazione del terreno. Avvalendosi di sonde termiche, il suolo viene riscaldato fino a temperature di 100° C, determinando la vaporizzazione delle sostanze volatili e semi-volatili presenti, che vengono captate e convogliate all’interno di impianti di trattamento. Il desorbimento termico è efficace per la bonifica degli inquinanti persistenti, innovativo e sostenibile sotto il profilo del consumo di suolo, ma ancora poco utilizzato.
L’incontro tra la delegazione internazionale, gli operatori e le istituzioni impegnati nella bonifica del Sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino è stato organizzato per trasferire conoscenze e capacità gestionali nel trattamento di questo tipo di inquinanti, nell’ottica della reciproca collaborazione tra i Paesi. La tappa fa parte di un più ampio tour di 5 giorni, che ha visto la delegazione impegnata in visite sul campo e incontri istituzionali, organizzato in Italia per la consolidata esperienza e comunità professionale in questo campo.