Ortona. “L’ ANPI, nel perseguire i suoi fini, ha da sempre il valore dell’antifascismo nel suo DNA e pur non partecipando direttamente all’azione politica – a qualunque livello – non è soggetto terzo della vita delle comunità dove è presente. Quanto deciso a livello locale, in vista del ballottaggio delle amministrative del prossimo 26 giugno, è – stando a quei valori e principi che sono alla base della nostra Associazione e della Costituzione Repubblicana – preoccupante e non può essere condiviso” così, in una nota, Antonio Pellegrini, presidente sezione ANPI “Dario Serafini” – Ortona.
“Nessun apparentamento è giustificabile tra una coalizione che si è definita riformista e progressista con chi è contro l’estensione dei diritti civili (fine vita, ius soli, legge Zan, ius scholae), in economia è protezionista e corporativista, non riconosce il 25 Aprile 1945 come data fondante della Repubblica Italiana sancita dal Referendum del 2 Giugno 1946.
La vita amministrativa e politica di una comunità è fatta di confronto sui programmi che si presentano alle/ai cittadine/i, ma c’è un limite – che non può mai essere superato – ed è quello di non anteporre mai il proprio interesse personale ai valori in cui si è detto di credere da sempre nel corso della propria attività politica” prosegue Pellegrini.
“L’Anpi vigilerà affinchè la futura amministrazione comunale tenga sempre presente a mente che la libertà di cui godiamo e la democrazia nella quale viviamo non sono mere astrazioni né conquiste permanenti, ma richiedono impegno quotidiano, un esercizio di memoria al fine di trasmettere alle giovani generazioni i valori affidatici dalla Liberazione” conclude Pellegrini.