L’Aquila. Un bilancio dell’attività del settore edile nel processo di ricostruzione, a dieci anni dal sisma del 6 aprile 2009. La richiesta di urgenti e necessarie modifiche normative, a livello regionale e nazionale, a favore della qualità e regolarità del lavoro nei cantieri, e per la gestione ottimale delle emergenze post-calamità. Sono solo alcuni degli argomenti che saranno affrontati giovedì 30 maggio a L’Aquila, in occasione dell’iniziativa della Fillea Cgil, il sindacato dei lavoratori edili, dal “ll lavoro edile nei cantieri dei crateri sismici e nella regione. Esigenza di legalità e proposte di legge per un settore trasparente e sicuro”.
Parteciperanno Alessandro Genovesi, segretario generale nazionale della Fillea Cgil, Guido Quintino Liris, assessore regionale Aree Interne e Cratere, Graziano Gorla, segretario nazionale Fillea Cgil-Dipartimento legalità; Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Abruzzo e Molise, Silvio Amicucci, segretario regionale Fillea Cgil Abruzzo-Molise ed Emanuele Verrocchi, segretario provinciale Fillea Cgil L’Aquila, Il primo appuntamento è alle 12 in piazza Duomo con l’assemblea e il pranzo con gli operai edili della ricostruzione del centro storico del capoluogo abruzzese. A seguire, dalle 15, la conferenza, nella sede della Cgil in via Saragat, nel nucleo industriale di Pile.
Il sindacato degli edili racconterà il settore in Abruzzo nei dieci anni dal sisma del 6 aprile 2009, e lancerà due proposte di legge proprio capitalizzando l’importante esperienza nei cantieri del terremoto abruzzese: una legge regionale sul calcolo della congruità di manodopera nelle costruzioni, già esistente in Umbria, e tesa a garantire un lavoro regolare e di qualità. Ed ancora una legge quadro nazionale per la prevenzione e la gestione delle emergenze post calamità, che ponga al centro anche l’urgenza di omogeneizzare l’azione legislativa in caso di eventi calamitosi.