L’Aquila. Si è concluso con un ottimo successo di pubblico della prima assolua del Concerto Sinfonico interamente dedicato ad Alfredo Casella ed eseguito dall’Orchestra del Conservatorio dell’Aquila e dall’Orchestra Sinfonica Nazionale die Conservatori (ONCI), la II edizione di “Casella interprete del suo tempo”, la rassegna organizzata dal Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila nell’ambito del programma del decennale del sisma “L’ Aquila città della memoria e della conoscenza”. Il concerto sarà replicato stasera, venerdì 10 maggio alle ore 19 presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra. In omaggio al musicista a cui è intitolata l’istituzione, il Conservatorio aquilano,ha proposto un concerto sinfonico che prevede l’esecuzione del Concerto Romano per Organo, Ottoni, Percussioni e Archi e di Scarlattiana per Pianoforte e 32 strumenti.
Curato dalla Prof.ssa Luisa Prayer, ieri pomeriggio, invece, è stato archiviato all’Aquila il convegno che ha visto la presenza di nove importanti esponenti della musicologia italiana. Sono state presentate relazioni inedite, dedicate a vari aspetti della poliedrica personalità di Casella dagli studiosi Antonio Rostagno, Roberto Calabretto, Giangiorgio Satragni, Benedetta Saglietti, Angela Annese, Francesco Fontanelli, Marco Targa, Gregorio Moppi, e le due Accademiche di S. Cecilia Annalisa Bini e Fiamma Nicolodi. Quest’ultima, una delle massime esperte del Novecento musicale italiano, già professore dell’Università di Firenze e nipote di Alfredo Casella ha sottolineato l’altissima qualità degli interventi svolti “Tutti hanno dimostrato di aver approfondito gli argomenti – ha detto – ma i giovani mi hanno veramente sconvolto non c’è ne è stato uno al di sotto dell’altissima qualità che il convegno ha espresso. E’ emerso un Alfredo Casella molto modernista, forse molto più modernista di quanto io stessa non conoscessi. Il convegno ha delineato la figura di un Alfredo Casella sperimentatore, nel senso che lui è stato uno sperimentatore fino in fondo di tutti i linguaggi”.
“Casella Interprete del suo tempo” ha dunque tratteggiato la figura di Alfredo Casella come autore e allo stesso tempo voce critica. Un intellettuale che è stato veramente interprete del suo tempo perché ha avuto uno sguardo, come pochi, su tutta la contemporaneità di cui si è fatto interprete per portare avanti il ruolo del nostro Paese nello scenario internazionale che, secondo Casella, doveva essere un ruolo specifico perché doveva interpretare una cultura delle cui radici noi, oggi, ci riappropriamo e capiamo come possono essere di ispirazione per un’azione artistica veramente attuale.
La grandezza di Casella è stata quella di capire tutta la contemporaneità con uno sguardo aperto sul mondo e in questo senso da, alla nostra musica e alla nostra arte, un ruolo guida e veramente attuale. Oggi, il punto, è capire Casella, reinterpratarlo e riconoscergli tutto quello che lui ha fatto e lo sguardo verso il futuro che lui ha sempre avuto.