Pescara. “Marsilio e D’Annuntis mentono sapendo di mentire ai cittadini abruzzesi sui buoni dati del comparto edilizio. Siamo al paradosso di chi, pur di attribuirsi un merito, è capace di ribaltare la verità dei fatti a proprio uso e consumo” dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, Erika Alessandrini. “I dati positivi del comparto edilizio del 2023 hanno una sola chiave di lettura e le imprese questo lo sanno: il superbonus 110%. Un intervento che ha permesso di rialzare la testa ad un settore che dalla crisi del 2009 non riusciva a riprendersi e che, invece, anche nel periodo del Covid, grazie al provvedimento del Governo Conte, ha consentito a migliaia di lavoratori della filiera di tornare a lavorare e avere stabilità economica”.
“Secondo i dati forniti dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) Abruzzo, nel 2023 gli investimenti nelle costruzioni in Abruzzo sono cresciuti del 5,2%, e nel primo semestre del 2024 si è registrato un ulteriore aumento delle ore lavorate, del numero di lavoratori e delle imprese, con una crescita che supera le medie nazionali. Le ore lavorate sono aumentate da 13.913.727 nel 2023 a 15.212.527 nel primo semestre del 2024, i lavoratori sono passati da 20.453 a 22.669, e la massa salari è aumentata da 149.203.084 a 166.624.794. “D’Annuntiis e la Giunta regionale del centrodestra decantano risultati ottenuti grazie a una misura che loro stessi hanno demonizzato ed eliminato. È un paradosso che proprio chi ha bloccato il Superbonus 110%, una misura fondamentale per la crescita del nostro settore edilizio, ora si vanti dei benefici che essa ha prodotto. È stata Fratelli d’Italia, con il supporto del centrodestra, a bloccare e a criticare duramente il Superbonus, e ora pretendono di attribuirsi i meriti dei suoi risultati.”
“Il centrodestra ha investito tempo ed energia a cancellare i provvedimenti del Governo Conte che avevano permesso all’economia italiana di rialzarsi in un periodo nefasto come quello della pandemia, dal superbonus per l’edilizia privata al PNRR per quella pubblica, sul quale Meloni e Fitto hanno vagheggiato, allungato i tempi e dato incertezza a tutti i Comuni che aspettavano risorse preziose per la riqualificazione urbana, per i trasporti e per gli asili” prosegue la consigliera pentastellata. “Il centrodestra sarà ricordato non per il sostegno all’edilizia ma, anzi, per aver cancellato le risorse del PNRR per la velocizzazione della Pescara-Roma che ora gli abruzzesi, grazie all’accondiscendente Marsilio, dovranno pagare di tasca loro sacrificando miliardi di euro dei fondi per lo sviluppo messi a disposizione dall’Unione Europea.”
“Piuttosto che vantarsi dei meriti altrui Marsilio e D’Annuntis vadano a spiegare all’Ance, ai lavoratori dell’edilizia e ai Comuni abruzzesi perché hanno dovuto modificare per tre volte in sei mesi la legge urbanistica regionale da loro voluta, dando incertezza al settore. Spieghino perché a quindici anni dal terremoto de L’Aquila la ricostruzione non è ancora completata. Dicano perché il superbonus 110% è stato cancellato mentre in campagna elettorale la stessa Meloni garantiva che questa risorsa sarebbe stata confermata e potenziata in un territorio sismico che ha grande necessità di mettere in sicurezza tutto il suo patrimonio immobiliare” conclude Alessandrini.
Pescara. “Marsilio e D’Annuntis mentono sapendo di mentire ai cittadini abruzzesi sui buoni dati del comparto edilizio. Siamo al paradosso di chi, pur di attribuirsi un merito, è capace di ribaltare la verità dei fatti a proprio uso e consumo” dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, Erika Alessandrini. “I dati positivi del comparto edilizio del 2023 hanno una sola chiave di lettura e le imprese questo lo sanno: il superbonus 110%. Un intervento che ha permesso di rialzare la testa ad un settore che dalla crisi del 2009 non riusciva a riprendersi e che, invece, anche nel periodo del Covid, grazie al provvedimento del Governo Conte, ha consentito a migliaia di lavoratori della filiera di tornare a lavorare e avere stabilità economica”.
“Secondo i dati forniti dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) Abruzzo, nel 2023 gli investimenti nelle costruzioni in Abruzzo sono cresciuti del 5,2%, e nel primo semestre del 2024 si è registrato un ulteriore aumento delle ore lavorate, del numero di lavoratori e delle imprese, con una crescita che supera le medie nazionali. Le ore lavorate sono aumentate da 13.913.727 nel 2023 a 15.212.527 nel primo semestre del 2024, i lavoratori sono passati da 20.453 a 22.669, e la massa salari è aumentata da 149.203.084 a 166.624.794. “D’Annuntiis e la Giunta regionale del centrodestra decantano risultati ottenuti grazie a una misura che loro stessi hanno demonizzato ed eliminato. È un paradosso che proprio chi ha bloccato il Superbonus 110%, una misura fondamentale per la crescita del nostro settore edilizio, ora si vanti dei benefici che essa ha prodotto. È stata Fratelli d’Italia, con il supporto del centrodestra, a bloccare e a criticare duramente il Superbonus, e ora pretendono di attribuirsi i meriti dei suoi risultati.”
“Il centrodestra ha investito tempo ed energia a cancellare i provvedimenti del Governo Conte che avevano permesso all’economia italiana di rialzarsi in un periodo nefasto come quello della pandemia, dal superbonus per l’edilizia privata al PNRR per quella pubblica, sul quale Meloni e Fitto hanno vagheggiato, allungato i tempi e dato incertezza a tutti i Comuni che aspettavano risorse preziose per la riqualificazione urbana, per i trasporti e per gli asili” prosegue la consigliera pentastellata. “Il centrodestra sarà ricordato non per il sostegno all’edilizia ma, anzi, per aver cancellato le risorse del PNRR per la velocizzazione della Pescara-Roma che ora gli abruzzesi, grazie all’accondiscendente Marsilio, dovranno pagare di tasca loro sacrificando miliardi di euro dei fondi per lo sviluppo messi a disposizione dall’Unione Europea.”
“Piuttosto che vantarsi dei meriti altrui Marsilio e D’Annuntis vadano a spiegare all’Ance, ai lavoratori dell’edilizia e ai Comuni abruzzesi perché hanno dovuto modificare per tre volte in sei mesi la legge urbanistica regionale da loro voluta, dando incertezza al settore. Spieghino perché a quindici anni dal terremoto de L’Aquila la ricostruzione non è ancora completata. Dicano perché il superbonus 110% è stato cancellato mentre in campagna elettorale la stessa Meloni garantiva che questa risorsa sarebbe stata confermata e potenziata in un territorio sismico che ha grande necessità di mettere in sicurezza tutto il suo patrimonio immobiliare” conclude Alessandrini.