L’Aquila. Alberi di Natale e luminarie infiammano il web. Da qualche giorno sui social non fanno che circolare foto riguardanti gli addobbi natalizi nelle principali città abruzzesi. E come spesso accade non mancano le polemiche sui gusti, ma anche e soprattutto sui costi. A mettere tutti d’accordo, si fa per dire, ci ha pensato la cliccatissima pagina Facebook “L’abruzzese fuori sede”, che vantando oltre 86 mila mi piace, ha stilato una classifica. “In Abruzzo non fatevi ingannare dalle apparenze: anche un paese che si chiama TAGLIACOZZO può avere una piazza elegante e fregnissima”, scrive la pagina, “Miglior appicciamenDo natalizio 2017, secondo il comitato scientifico “L’ucchije sande”, è Piazza Obelisco a Tagliacozzo (AQ)”. Al secondo posto ancora una città marsicana, si tratta di Piazza Risorgimento ad Avezzano con la su cometa gigante, seguita da piazza Duomo all’Aquila. Una classifica che vede sul podio tre località della Provincia dell’Aquila. Al quarto posto troviamo la “Casetta di Loreto Aprutino tutta appicciata” ( si tratta della casetta di Vante), seguita dal Corso di Teramo ed il Pontile di Francavilla al Mare. Al sesto posto si piazza Vasto, poi “Ortona-Montesilvano con le due case appicciate completamenDe”. Per Montesilvano, precisano gli amministratori della pagina, si intende “La Casa di Babbo Natale”. Mentre per Ortona quella del Lido Riccio lungo la Statale 16 Adriatica, la più illuminata e fotografata d’Abruzzo durante il Natale. Conquista l’ottavo posto “l’albero solitario senza luci di Chieti”, chiude la classifica “Pianella, con l’albero più alto d’Abruzzo”. Mentre al decimo posto, forse di consolazione, c’è spazio per “tutti i paesi senza luminarie: #sparagnecumbarisce”. Restano fuori dalla classifica Pescara e Lanciano. La prima per “Luci troppo fregne ma sono d’artista, così non vale”, mentre per la seconda spiegano, con tanto di hashtag, “PraticamenDe a #Langiane hanno messo il primo “Albero di Natale senziente” d’Italia, no le chiacchiere. Fatto con dei bancali usati di legno, ecologicamente e moralmente fregno, s’appiccia tramite un’app (!?) in base alle emozioni della gente (!?!?). E’ un’opera che divide, indubbiamenDe, al confine fra lo #sparagneecumbarisce e il #macheèssamattità. Ai poscteri l’ardua senDenza. #thefutureisMO”.