Pescara. E’ arrivato a Pescara il progetto della Fondazione ‘OneSight EssilorLuxottica Italia’ “Giornate della Vista” che si pone l’obiettivo di offrire un accesso sostenibile alle visite oculistiche a persone svantaggiate.
Il progetto ha il patrocinio di Regione Abruzzo, Camera dei Deputati, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Comune e Asl di Pescara, in collaborazione con l’Università G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e ha il supporto di Comunità di Sant’ Egidio, Caritas Diocesana Pescara-Penne, Croce Rossa, Protezione civile, Unione italiana Ciechi, Tribunale del malato. Fino al 19 maggio nei locali dell’Aurum la Fondazione si occuperà di effettuare visite oculistiche per persone vulnerabili a titolo gratuito, donando occhiali da vista a chi ne avesse bisogno.
Una clinica oculistica completa è stata allestita grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor: qui oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti coordinato dal professor Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro Nazionale di Alta Tecnologia di ChietiPescara (Cnat). Subito dopo la visita, gli ottici di GrandVision e Salmoiraghi & Viganò individueranno la migliore soluzione visiva in base alla prescrizione. I volontari EssilorLuxottica agevoleranno il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali e ognuno parteciperà all’attività con la donazione di un giorno di ferie.
“Siamo grati alla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia che ha voluto la collaborazione di Sant’Egidio nelle tappe della Campagna – dichiara Gilberto Grasso, responsabile Comunità di Sant’Egidio, Pescara – Siamo felici che la Campagna coinvolga quest’anno anche Pescara, dove la Comunità di Sant’Egidio è presente da oltre venti anni al fianco di anziani, persone senza fissa dimora e famiglie in difficoltà”. “E’ un’opportunità importante per gli accolti seguiti dalla Caritas -ha detto Corrado De Domincis, direttore Caritas Pescara-Penne. La povertà sanitaria è un tema molto attuale ed è tra le prime 5 richieste che le persone portano ai nostri Centri d’Ascolto. Nelle situazioni di disagio che incontriamo, spesso, si rischia di mettere in secondo piano la salute”.