Pescara. Sarà visitabile dal 30 marzo al 28 aprile, al Museo delle Genti d’Abruzzo, la mostra evento “Risorgimento d’Abruzzo, opposte contraddizioni”, esposizione di documenti e testimonianze risorgimentali a cura dell’associazione Prima Pescara, con il patrocinio del Comune e con l’esposizione di cimeli del Museo Storico Centrale della Guardia di Finanza di Roma. Alla conferenza di presentazione hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi, Nicola Monti e Piero Valentini, Presidente e membro dell’associazione Culturale Prima Pescara.
“In qualità di Assessore al turismo e ai grandi eventi ho sposato questa manifestazione, consapevole che l’Abruzzo racchiude in sé una storia fantastica e importante – così ha commentato l’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi Giacomo Cuzzi che ha poi passato la parola al presidente dell’associazione Prima Pescara Nicola Monti. “Il Risorgimento d’Abruzzo è un evento che nasce con l’intento della riscoperta della storia locale, inserita in un importante contesto nazionale. In Abruzzo infatti, si svolsero le fasi opposte e contraddittorie, ma fondamentali, della rivoluzione e della reazione. Fenomeni popolari, 4 volte indipendenti dagli avvenimenti nazionali e a volte innesco di ben più importanti circostanze.L’Abruzzo fu crocevia di idee e di passioni e qui si gettarono le basi per la fine del Regno delle Due Sicilie e per la nascita del Regno d’Italia”.
“Nel territorio abruzzese, dopo l’unità d’Italia del 1860, rimasero insoluti dei gravissimi problemi di natura socio-economica – così Piero Valenti dell’Associazione Prima Pescara – Riprese vigore l’antica piaga del “brigantaggio” e per combatterlo venne utilizzato l’esercito: furono costituiti presìdi e colonne mobili formate da reparti di fanteria, bersaglieri, cavalleria, carabinieri nonché di finanzieri. Come nelle battaglie risorgimentali che portarono all’unificazione anche in questa tormentata vicenda i finanzieri diedero prova di esemplare coraggio, spirito di sacrificio e attitudine militare. Altissimo fu il tributo di sangue e numerose furono le ricompense al valore militare concesse. Il Museo Storico della Guardia di Finanza, istituito nel 1937, raduna oggi i cimeli del glorioso passato del Corpo e conserva, inalterato nel tempo, il ricordo di tutti i finanzieri che hanno dato la propria vita per la difesa della Patria e la salvaguardia delle Istituzioni”.
Un ringraziamento da parte degli organizzatori è stato fatto alla Guardia di Finanza per gli sforzi e la disponibilità che hanno mostrato verso la città di Pescara nel mettere a disposizione il proprio patrimonio storico e documentale.