L’Aquila. “Grazie all’approvazione di un apposito protocollo d’intesa con il MASAF la giunta regionale ha aderito alla realizzazione dell’iniziativa Open Farms”. Lo rende noto il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
“Il progetto è finalizzato a rafforzare la cooperazione tra il mondo produttivo, il mondo accademico, il mondo delle associazioni e le istituzioni – spiega Imprudente – con l’obiettivo di promuovere il trasferimento di conoscenze e l’apprendimento collaborativo tramite gruppi di lavoro, per dare visibilità e diffusione della conoscenza in particolare riferita alla Politica Agricola Comune 2023-2027, ed incentivare occasioni di interazione, confronto e scambio di esperienze tra i diversi portatori d’interesse della PAC 2023-2027”.
Attraverso il progetto “Open Farms (OFs) 2023 – connessioni rurali”, d’intesa con la Rete Rurale Nazionale, sarà attuata un’attività di comunicazione, informazione e trasferimento di conoscenze sulle opportunità e i benefici della Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2023-2027 che si rivolge agli studenti universitari dei corsi di laurea in Scienze Agrarie ed affini, proponendo sia percorsi di formazione in modalità virtual service learning sia esperienze pratiche all’interno delle quali gli studenti saranno resi protagonisti in tutte le fasi del progetto, dalla rilevazione dei bisogni, al dialogo con i diversi attori presenti sul territorio, dalla progettazione degli interventi, alle azioni messe in campo, fino alla valutazione degli esiti.
“Sono molto contento – conclude Imprudente – che le Università degli studi dell’Aquila, G. d’Annunzio di Chieti – Pescara e l’Università di Teramo hanno risposto positivamente all’invito dell’Assessorato all’agricoltura, comunicando la propria adesione per la partecipazione al progetto”.
L’iniziativa è articolata in due parti: la prima prevede una Formazione online (apprendimento teorico, casi pratici e test finale di verifica), la Divulgazione (laboratori interattivi finalizzati, da un lato, allo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale, anche nell’ottica di costruire un percorso di mini-learning rivolto agli Istituti Tecnici Agrari, e, dall’altro, alla valorizzazione dei risultati dell’attività svolta sul campo, avviando collaborazioni con professionisti di altri settori e con il mondo della ricerca e della produzione) e la Ricerca (selezione di aziende agricole per attività di confronto, analisi e valutazione dei casi aziendali con studenti e partner del progetto, anche al fine di individuare il miglior percorso per la successiva fase di esperienza sul campo). La seconda parte è un’azione sul campo con study visit, incontri con realtà locali di particolare interesse, momenti di confronto, studio e analisi dei casi aziendali, ricerca in team di idee e soluzioni, sviluppo di proposte progettuali (dal brief all’operatività) per la crescita e lo sviluppo delle aziende agricole.