Pescara. Arrivano gli aerei per Valencia e Bratislava, ma sparisce quello per Parigi, del quale, nei giorni scorsi, si era vociferata l’attivazione poi sfumata. Per Torino ci sarà un solo collegamento al giorno. L’aeroporto d’Abruzzo vive un momento di grandi contraddizioni. Ryanair ha annunciato l’espansione con un secondo aereo basato, nuove rotte come Kaunas, Valencia e Breslavia, e un incremento delle frequenze su alcune destinazioni. Tuttavia, queste novità sono oscurate dall’occasione persa di collegamenti fondamentali come Parigi, tratta di primaria importanza per il turismo e l’economia regionale.
La perdita di Parigi, una delle principali capitali europee, e l’attivazione di un solo volo per Torino, essenziale per il nord-ovest italiano, indebolisce il ruolo dello scalo come hub strategico. Questi collegamenti avrebbero garantito flussi turistici e scambi economici vitali, difficili da compensare con l’introduzione di rotte stagionali o meno rilevanti come Kaunas e Breslavia.
Già a settembre 2024, Luciano D’Alfonso aveva denunciato il rischio di perdere queste tratte, segnalando un calo di oltre 35mila passeggeri in dieci mesi. La conferma della loro soppressione evidenzia una gestione priva di visione strategica, incapace di bilanciare l’espansione con la salvaguardia di collegamenti essenziali.
CNA Turismo Abruzzo, pur accogliendo positivamente le nuove rotte, ha ribadito la necessità di una promozione internazionale mirata. Nel 2023, i turisti stranieri rappresentavano solo il 12,26% delle presenze in Abruzzo, un dato troppo basso per una regione che punta sul turismo per crescere. Senza collegamenti strategici come Parigi, anche le nuove rotte rischiano di perdere efficacia.
Nonostante i proclami e gli annunci di crescita, la sostanza appare insufficiente per rispondere alle reali esigenze del territorio. Tante chiacchiere non bastano: solo con una strategia concreta, che tuteli i voli chiave e valorizzi pienamente le nuove rotte, l’aeroporto d’Abruzzo potrà davvero trasformarsi in un motore di sviluppo per la regione.