Pescara. “Non siamo noi che costringiamo Marsilio a comunicare le date da capo cantiere. Bastava lasciarlo in pace, quel cantiere, lo stesso che ha fatto finta di inaugurare per dare l’impressione di aver fatto qualcosa nei 60 lunghissimi mesi del suo primo vuotissimo mandato”. Ha dichiarato l’onorevole Luciano D’Alfonso.
“Adesso è sufficiente che venga lasciato in pace l’aeroporto, senza strapazzarlo durante le campagne elettorali. E’ vietato dalle leggi, come sa il Prefetto di Pescara al di là degli aperitivi. La confusione tra gare, inizio dei lavori, campagne elettorali, sminamento del piano di cantiere e fine dei lavori l’ha fatta il romano Marsilio. Adesso interviene al riguardo il commercialista Testa, deputato, e di sicuro se si ricorda della professione che pretende esercitare ci darebbe motivi durevoli per continuare a scrivere di aeroporto. Quindi – interrompendo la quotidiana attività di deputato salutatore – Testa e il risponditore che gli fa compagnia avendo fatto il compitino rinuncino a entrare nel merito perché è troppo complicato per loro, ma se proprio devono, si può sempre fare un corsetto accelerato per spiegare i tempi e le procedure di un cantiere. Anche qui l’ avvocato Fraccastoro può tornare utile. Una sola raccomandazione: lasciate in pace l’aeroporto perché ad alta quota ci si fa male”.