Mosca. E’ morto all’età di 91 anni Mikhail Gorbaciov, l’uomo che ha guidato l’Unione Sovietica nei movimenti di libertà di parola e di riforma noti come glasnost e perestrojka.
Gorbaciov è stato l’ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania tramite l’abbattimento del muro di Berlino. E’ considerato il politico che ha messo fine alla guerra fredda e, per questi meriti, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e nel 1990 del Nobel per la pace.
Celebrato da sempre come colui che ha consegnato la libertà a milioni di cittadini sovietici, di contro in patria è stato spesso incolpato per gli anni caotici che seguirono, da cui nacquero le basi per il ritorno dell’autocrazia al governo con Vladimir Putin. E proprio con Putin l’ex presidente dell’Unione Sovietica non ha mai avuto un rapporto troppo disteso. Il rapporto tra i due era misto: Gorbaciov aveva approvato la politica revisionista di Putin negli affari esteri, inclusa la guerra russa del 2008 in Georgia e l’annessione della penisola ucraina della Crimea nel 2014, ma era stato invece scettico per l’invasione dell’Ucraina, per cui l’ex presidente si era detto molto turbato. Alexei Venediktov, un amico di Gorbaciov ed ex capo della stazione radio Ekho Moskvy, ha recentemente affermato che in privato Gorbaciov era “sconvolto” dalla guerra in Ucraina e ha suggerito che, sotto Putin, il “lavoro di una vita” era stato “distrutto”. In più di un discorso Gorbaciov ha accusato Putin di autoritarismo e di aver trasformato il partito Russia Unita in una brutta copia del Partito Comunista. Di contro i media statali russi hanno sempre dipinto Gorbaciov come un nemico della Grande Madre Russia, tirapiedi della CIA e principale responsabile del crollo dell’Unione Sovietica, che Putin ha definito come “la più grande catastrofe politica del XX° secolo”.
Oggi però, alla notizia della scomparsa di Gorbaciov, un portavoce di Putin ha riferito che il leader del Cremlino avrebbe espresso le sue “profonde condoglianze” e avrebbe inviato un telegramma alla sua famiglia in mattinata. Eppure, nonostante questo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Interfax per Mikhail Gorbaciov non ci saranno i funerali di Stato a Mosca.