L’Aquila. Finita l’emergenza nel Teramano per l’acqua captata dal Gran Sasso, il Forum abruzzese Movimenti per l’Acqua lancia un appello alla trasparenza e chiede agli enti di pubblicare tutta la documentazione dei prelievi e della corrispondenza delle ultime settimane, per rendere noti i referti delle analisi condotte sui campioni raccolti per il territorio teramano e per quello aquilano. “Bisogna sottolineare che i due parametri non conformi, odore e sapore si ricorda in una nota sono previsti come obbligatori dal D.lgs.31/2001 (e riportati in tutti i referti di analisi delle acque in Italia) e se presentano irregolarità si devono prendere provvedimenti precauzionali di divieto o restrittivi come è avvenuto. Identici provvedimenti vengono presi normalmente in altre situazioni simili in attesa degli esami di laboratorio sugli altri parametri di legge”. “La credibilità del sistema, anche per evitare isterie, si basa sulla trasparenza e sull’organizzazione, soprattutto se si è pienamente consapevoli delle irregolarità strutturali presenti presso le captazioni del Gran Sasso ampiamente note e ammesse dagli stessi enti” prosegue la nota del Forum H2O. Il Forum fa sapere di aver ha inviato una PEC con richiesta di accesso agli atti alla Asl di L’Aquila e quella di Teramo nonché ai due gestori della rete idrica, Gran Sasso acque e Ruzzo Reti.
Cessata l’emergenza per l’acqua captata dal Gran Sasso le Associazioni Wwf, Legambiente, Mountain Wilderness e Arci sollecitano una mobilitazione e invitano altre associazioni e cittadini ad aderire ad un “Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso d’Italia”. Primo obiettivo di questo Osservatorio, scrivono in una nota, “sarà ottenere tutte le informazioni con i relativi dati dei prelievi effettuati in questo periodo di crisi: la massima trasparenza su quanto è accaduto, oltre ad essere prevista dalla legge, rappresenta l’unica strada per restituire ai cittadini la fiducia verso gli enti di gestione e quelli di vigilanza”. Secondo obiettivo, scrivono le associazioni, “è la convocazione, già la prossima settimana, di un incontro cittadino per un confronto pubblico con tutti gli enti competenti per comprendere cosa è effettivamente successo ieri, qual è il grado di sicurezza del sistema di approvvigionamento idrico dal Gran Sasso e cosa deve essere fatto nel concreto per migliorarlo”.