Teramo. Aperto questa mattina e subito rinviato al prossimo 7 ottobre il processo dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Teramo che vede imputate 10 persone tra rappresentanti legali e amministratori di Strada dei Parchi, Ruzzo Reti e Istituto nazionale di Fisica Nucleare accusati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose in relazione all’allarme sversamento dell’8 maggio 2017. Com’era prevedibile, l’apertura del processo è stata caratterizzata dal deposito delle istanze di costituzione di parte civile di enti ed associazioni giuridicamente riconosciute: sono in totale 14 e su queste nella prossima udienza il giudice Lorenzo Prudenzano valuterà l’eventuale ammissione.
Le difese degli imputati hanno chiesto il rinvio dell’udienza per l’analisi delle documentazioni relative. All’esterno del tribunale, un gruppo di ambientalisti riuniti sotto le sigle dell’osservatori indipendente sull’acqua del Gran Sasso e del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua hanno inscenato un sit-in con striscioni e volantinaggio, chiedendo chiarezza sulle vicenda dell’acquifero e lo spostamento immediato delle 2.300 tonnellate di sostanze pericolose stoccate all’interno dei Laboratori del Gran Sasso.

