Teramo. Il prossimo 13 settembre a Teramo inizia il processo per le inadempienze sulla sicurezza dell’acqua del Gran Sasso, che disseta tutto il teramano, la città di L’Aquila e parte del pescarese.
Per quel giorno la Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso ha organizzato un sit-in/conferenza stampa davanti al tribunale con inizio alle ore 09:00.
Nell’indagine della Procura di Teramo sono imputati dirigenti dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso, dell’acquedotto del Ruzzo e della società Strada dei Parchi per non aver preso le dovute precauzioni finalizzate ad evitare la contaminazione delle acque.
Il processo farà la sua strada e i giudici decideranno se ci sono reati penali. Lo stato di degrado e di insicurezza delle strutture è stato però accertato in maniera incontrovertibile dalle perizie e dai NOE.
Con il sit-in chiedederemo: 1)l’allontanamento delle 2300 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori di fisica (esperimenti Borexino e LVD); 2)l’approvazione della carta delle Aree di Salvaguardia da parte della Regione Abruzzo; 3)la messa in sicurezza dei tunnel.
Sarà l’occasione per fare il punto della situazione, anche su alcuni aspetti documentali.