Mosciano Sant’Angelo. Vigili del fuoco con maschere antigas, polizia, carabinieri e ambulanze del 118. Si è lavorato per ore intorno all’impianto di depurazione di Mosciano Sant’Angelo per mettere in sicurezza l’area dopo la fuoriuscita di una sostanza tossica. L’allarme è stato lanciato intorno alle 18 sia da alcuni operai dell’Amadori, che nel parcheggio esterno hanno iniziato ad accusare forti bruciori agli occhi e difficoltà a respirare, sia da alcuni automobilisti in transito sulla A14 nel tratto compreso tra i caselli di Mosciano San’Angelo e Roseto degli Abruzzi e sulla superstrada Teramo Mare. Pochi istanti per far scattare l’allarme chimico causato da uno sversamento di acido peracetico, un potente disinfettante, da uno dei tre serbatoi annessi al depuratore della Ruzzo Reti.
Fortunatamente nessuno degli operai è rimasto intossicato, ma in serata cinque persone si sono presentate al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova con bruciori agli occhi come riporta Il Centro. I vigili del fuoco hanno applicato il protocollo per questi casi, utilizzando prima l’acqua per diluire il disinfettante e poi della sabbia. Ieri sera c’è stato un primo sopralluogo dei tecnici dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela ambientale, che non hanno rilevato problemi immediati, tanto che tutte le strade, chiuse in via precauzionale, sono state riaperte al transito. Stamattina si terrà un nuovo sopralluogo dell’Arta e verranno eseguire delle analisi. Intanto fanno sapere dal comune che al momento la situazione è sotto controllo ma nelle zone limitrofe l’aria è acre e l’amministrazione comunale di Mosciano ha precisato che saranno effettuate verifiche nell’aria, invitando i cittadini “a titolo precauzionale a tenere le finestre chiuse e ad evitare di transitare in zona”.