Sulmona. “Avremo potuto con un pò di paraculaggine stare zitti fino a venerdì e magari poi protestare, ma abbiamo pensato prima alla salute dei cittadini e contiamo molto sulla collaborazione di tutti”. Con queste parole il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha commentato l’imminente zona rossa in Abruzzo che dovrebbe scattare nelle prossime ore.
Marsilio, insieme all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, si è intrattenuto con i giornalisti e ha chiarito i vari aspetti di questa scelta. “Tutte le ipotesi sono state valutate”, ha continuato, “molto è dipeso da quello che ci ha detto il comitato tecnico scientifico. Io fin dall’inizio di questa emergenza ho chiesto ai politici di stare un passo indietro e far parlare i tecnici.
Il contagio sta andando più veloce nelle zone meno colpite come quella di Pescara e Chieti quindi dobbiamo mettere in sicurezza anche i territori che sono attualmente meno colpiti. Questa sera Chieti apre 6 posti di terapia intensiva, ma è stato faticoso farlo in un ospedale dove non abbiamo potuto ancora avviare i lavori.
L’ospedale covid di Pescara ha rappresentato la salvezza dell’Abruzzo e degli abruzzesi
anche quello però ora è arrivato alla capacità massima di assorbire i pazienti. Più della metà dei ricoverati di terapia intensivaPer Sulmona prevediamo di aumentare il personale a disposizione e ci trasferiremo alla clinica San Raffaele per utilizzare i posti letto anche in quella clinica.
Speriamo di poter risolvere anche il problema a Celano dove una sessantina di posti potrebbero rendersi disponibili. Ci sono delle difficoltà logistiche per come è costituito l’ospedale che stiamo cercando di risolvere”.
Marsilio ha poi rivolto un appello a Speranza e al Governo “chiedo di non frenare le misure che servono a salvare vite umane perchè non c’è copertura finanziaria”.