La bellezza della Maiella raccontata da scatti “magici”, suggestivi. Un racconto che attraversa la vita di un giovane che ha scelto di rimanere e costruire qualcosa lì dove è nato.
Ripercorrendo i passi di quel nonno che lo portò per la prima volta a fare un’escursione, a 13 anni.
È una storia che incanta, esattamente come le sue immagini che sono delle cartoline, quella che Paolo Persico, geometra di Caramanico Terme, appassionato fotografo, racconta oggi sulle pagine di “Abruzzo Senza Neve”, il contest lanciato da Abruzzolive in cui i nostri lettori promuovono le bellezze della regione verde d’Europa.
Anche senza neve.
“La passione per la natura e per i paesaggi è nata da bambino, quando ho avuto la fortuna di conoscere molti di questi luoghi ascoltando i mille racconti dei nonni ed immaginando ogni singolo scorcio.
Loro hanno vissuto centimetro per centimetro la nostra cara Montagna Madre, a volte per necessità ed in tarda età per pura passione, rispetto e riconoscenza nei confronti di quei posti che hanno in qualche modo nutrito e cresciuto le famiglie di un tempo, proprio come fa una madre con i propri figli.
Vivo e lavoro a Caramanico Terme, piccolo paese dell’entroterra pescarese. E forse anche per questo sono legatissimo alla Maiella.
Negli anni ho visto molti coetanei lasciare il paese e “fuggire” verso mete più o meno lontane attratti da occasioni di lavoro forse uniche, ma la mia scelta è stata quella di restare e provare a costruire qualcosa proprio qui.
Questa scelta mi ha permesso nel tempo di scoprire posti della Cara Maiella sempre e solo narrati.
Ai tempi ero troppo bambino per poterli visitare, il desiderio era forte, come tanta era la voglia dei nonni di tramandare tutti i segreti della nostra Maiella.
Ricordo ancora la mia prima escursione in quota con nonno, da 13 enne, in un luogo meraviglioso e molto caro ai Caramanichesi, ma allo stesso tempo quasi irraggiungibile (luogo che evito di citare in quanto attualmente non raggiungibile con sentieristica ufficiale).
Gli insegnamenti di quella singola escursione sono stati infiniti, ma purtroppo è risultata l’unica ed ultima occasione per imparare da chi a me più caro.
Così tra mille pseudo passioni sono diventato grande conservando sempre il desiderio di raggiungere i luoghi narrati.
Nel settembre 2019, grazie a dei cari amici ed ottime guide escursionistiche del mio bel paese (che non smetterò mai di ringraziare), sono riuscito a raggiungere per la prima volta il Monte Amaro.
Gli ultimi passi prima della vetta, completamente offuscata da una fitta nebbia, sono stati i più semplici, gli stessi
di una strada stra-conosciuta. Dal 2019 sono riuscito a raggiungere quella vetta per 9 volte conservando le stesse
emozioni della prima.
Ogni volta tendo ad isolarmi dal gruppo riservandomi qualche minuto per me, per ascoltare la voce del vento e lo sguardo del cielo, familiari più che in ogni altro luogo.
La bellezza della nostra Maiella lascia sempre senza fiato ripagando le fatiche necessarie per raggiungere vette meravigliose.
Così avendo ritrovato in un certo senso una parte di me, ho deciso di unire una seconda passione, quella per la fotografia.
Ho acquistato la mia prima reflex pochi anni fa e mi rendo conto che ho ancora tanto da imparare, ma frequentando certi posti, lo scatto spesso è istintivo: L’occhio vede, il cuore scatta, senza riflettere troppo sulle regole fotografiche. La sento come una fotografia tutta mia, che probabilmente non sempre riesce a trasmettere il giusto messaggio o la giusta emozione.
È così che nel 2020, grazie ad una esperienza lavorativa, ho scattato una foto alla Maiella innevata (da una barca a largo della costa adriatica) risultata vincente per una pubblicazione sul libro “Maiella Montagna Madre”.
Sì, la Maiella è bella sempre, anche vista dal mare, la ricerco sempre, anche a centinaia di chilometri di distanza, basta intravederla per sentirsi a casa.
Per questo, per chi come me nutre rispetto e senso di appartenenza per queste montagne, è sempre una sofferenza veder vandalizzare luoghi, sentieri e simboli da sempre più “escursionisti” che vivono di piccoli momenti di gloria e poi voltano le spalle a questi territori senza scrupoli.
Raccontare le bellezze di questa terra meravigliosa dovrebbe essere un diritto assoluto per tutti coloro che scelgono di viverla e visitarla con estremo rispetto.
Le immagini e i ricordi di questi luoghi restano impressi sempre nelle nostre menti più che nelle nostre foto. La
Maiella, e più in generale il nostro Abruzzo, sono belli sempre anche senza neve…
Che spero presto arriverà.
Il Contest “Abruzzo Senza Neve”
L’Abruzzo, la regione verde d’Europa, la regione dove in un paio d’ore si può passare dalla montagna al mare. Sono stati giorni difficili per albergatori, proprietari di attività ricettive, esercenti delle località turistiche delle aree interne dell’Abruzzo, dove per via della mancanza di neve, sono “fioccate” disdette. Ma l’Abruzzo non è solo neve e sci. E allora Abruzzolive chiede a voi di raccontare le vostre escursioni, i vostri viaggi, le vostre storie, attraverso brevi scritti e anche con immagini. Utilizzeremo questa pagina come la pagina di un blog, qui posteremo le vostre foto, inviate il materiale a [email protected] e noi lo inseriremo qui, raccontando l’Abruzzo e le sue bellezze “anche senza neve”. Intanto abbiamo iniziato noi. Il Contest di Natale di Abruzzolive lo abbiamo lanciato noi, con Magda Tirabassi, sul Monte Breccioso, montagna molto panoramica che si trova all’estremità occidentale, appena fuori dal Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, a 1974 metri. Affacciati su una veduta straordinaria da cui poter contemplare Pizzo Deta, i monti di Campo Catino, il Viglio e tutta la Valle Roveto, la Piana del Fucino e le montagne del Sirente Velino, i monti del Pnalm, la Majella e il Gran Sasso, abbiamo pensato a promuovere il turismo di montagna (e non) della nostra regione, anche quando non arriva la neve. Tutti posso partecipare, raccontateci la vostra esperienza, vi aspettiamo!
Magda Tirabassi
“Abruzzo senza neve”, parte il contest di Abruzzolive che racconta le vostre escursioni