L’Aquila. Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca ha sottoscritto, nella mattinata di oggi, la Convenzione tra Regione Abruzzo e Corpo dei Vigili del Fuoco nonché l’accordo di programma con il comando regione carabinieri forestale abruzzo e molise in relazione alla campagna AIB (Antincendio Boschivo) 2018 approvando, così, rispettivamente, un quadro operativo d’intervento dei VVFF per un importo di circa 800.000 euro e un’attività di sorveglianza e vigilanza AIB per un importo pari a 50.000 euro. L’investimento complessivo ammonta a poco meno di 2 milioni di Euro (precisamente €. 1.880.000). “Nello specifico”, afferma il sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca, “per la campagna A.I.B. 2018 si è provveduto a potenziare il volontariato abilitato allo spegnimento incendi, mediante la partecipazione, il controllo e l’approvazione di corsi avanzati A.I.B. per circa 400 volontari; ad approvare con D.G.R. 840/2017 e D.G.R. 379/2018 il rimborso dei “Dispositivi di Protezione Individuale” per oltre 400 volontari abilitati, per un importo totale di € 255.000,00. Condividere la Direzione regionale dei VV.F., i Parchi e le Aree protette abruzzesi ed i Carabinieri Forestali i dettagli delle procedure A.I.B. 2018; avviare, con il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca, le attività per il recupero dei mezzi ex CFS dedicati alle attività A.I.B. (DGR 536/2016); formare 265 capo-squadra volontari e il personale della sala operativa regionale sugli interventi di spegnimento “piccoli fuochi”. Richiedere supporto del mezzo aereo ai Carabinieri Forestali per la verifica dei bacini idraulici, approvare il quadro operativo di intervento dei VV.F. per le attività AIB 2018 per un importo di circa € 800.000,00. Approvare con DGR 380/2018 per il rimborso della sorveglianza sanitaria ai 900 volontari abilitati per un importo pari a € 90.000,00 e avviare le procedure per la formazione di personale DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento) quali ricognizione interna e con Polizia Provinciale ad un costo preventivato di € 80.000,00″.
“Va specificato”, continua Mazzocca, “che la Legge n. 353/2000 (Legge quadro in materia di incendi boschivi) pone a carico delle Regioni le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Tale quadro, tuttavia, ha subìto mutamenti negli ultimi anni per effetto, sostanzialmente, di due interventi normativi: il Decreto 19 Agosto 2016 n.177, con il quale si è disposto l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri ed il contestuale trasferimento delle competenze del medesimo Corpo Forestale in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e il Decreto n.1 del 2 gennaio 2018, il nuovo “Codice della Protezione Civile” entrato in vigore il 6 febbraio scorso, con il quale si interviene sul sistema di Protezione Civile attribuendo maggiori e più specifiche responsabilità ai Presidenti di Regione e, di riflesso, alle strutture regionali competenti per la materia”. “A seguito dei succitati interventi, se da un lato è venuto meno il supporto del Corpo Forestale dello Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi che, per preparazione specifica del personale e capillare distribuzione dello stesso sul territorio, poteva garantire un apporto quantitativo che il Corpo dei Vigili del Fuoco non può offrire, dall’altro sono aumentate in misura esponenziale le competenze e le attività in carico allo stesso Corpo dei Vigili del Fuoco nonché alle Organizzazioni di volontariato di protezione civile specializzate. Tale variazione di carichi di lavoro ha comportato un sensibile aumento dei costi a carico della Regione, contrapponendo le attività A.I.B. di tipologia ‘straordinaria’ del Corpo dei Vigili del fuoco a quelle di ordinaria competenza dell’ex Corpo Forestale dello Stato”. Inoltre, spiega Mazzocca, “in una delle prossime sedute verrà sottoposta all”esame della Giunta Regionale la ”Carta per la lotta agli incendi boschivi nella regione Abruzzo” proposta da 20 associazioni firmatarie (tra cui Wwf e Legambiente), insieme a 5 organizzazioni scientifiche (Società Italiana per il Restauro Forestale e Società Italiana di Scienze della Montagna, tra le altre). Si tratta di un documento di 6 pagine costruito sul fondamentale concetto che, per annullare o comunque ridurre al minimo il rischio che si sviluppino incendi boschivi, è necessario pianificare azioni definite nelle fasi di: prevenzione, gestione dell”emergenza, restauro/manutenzione”. “La Carta”, conclude, “prevede l’istituzione di uno specifico organo scientifico consultivo, costituito da esperti in materia forestale, geologi, naturalisti, biologi ed un rappresentante delle associazioni di protezione ambientale; corsi di formazione abilitanti i volontari per le squadre operative nello spegnimento a terra e per la qualifica di Dos, (Direttori delle Operazioni di Spegnimento), passati da 216 unità del 2014-2015, quando la competenza era in capo al CFS, ad 11 nel 2017. Nella Carta viene, altresì, inserito il tema degli incendi boschivi nell’ambito del PACC (Piano Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici), da assumere come strumento sovraordinato di pianificazione della Regione Abruzzo”.