Dal Gran Sasso alla Majella, passando per l’altopiano del Fucino e arrivando alle coste basse e sabbiose del litorale. Una terra, l’Abruzzo, cui non manca nulla né da un punto di vista naturalistico, né da quello finanziario e turistico. Dal punto di vista strettamente economico, secondo i dati del Libro Blu pubblicato a fine 2022, il documento ufficiale stilato a mo di relazione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sembra che i cittadini abruzzesi abbiano seguito il trend nazionale visto che gli investimenti sul comparto del gioco hanno fatto riscontrare una crescita dei numeri generalizzata. L’Abruzzo, come tutte le altre regioni italiane prive di un casinò fisico, ha potuto contare sia su alcune sale ad hoc presenti sul territorio, sia sui casino live attivi legalmente in internet.
Gioco in Abruzzo: i dati del 2021
Sebbene sia fondamentale sottolineare come il settore turistico abbia fortemente trascinato l’economia abruzzese nel 2021, con le sue meravigliose mete balneari che godono di un mare premiato in 14 località con la bandiera blu nel 2022, il comparto del gioco, in funzione delle scelte operate dai cittadini abruzzesi, ha giocato un ruolo certamente da non trascurare. Parliamo infatti di una spesa di circa 325 milioni di euro, in aumento in confronto ai 280 dell’anno precedente. Gran parte, come vedremo, l’ha fatta il settore del gioco a distanza, confermando un trend nazionale che potrà solo andare ad aumentare il distacco dal gioco fisico.
I numeri del gioco fisico
Il gioco fisico ha saputo tenere botta nonostante, come vedremo, sia stato superato in modo piuttosto marcato nei numeri da quello a distanza. A differenza di quanto accaduto in altre regioni d’Italia, come la Campania ad esempio, la tipologia di gioco fisico che ha fatto registrare gli incassi migliori è stata quella dei cabinati, meglio noti come slot machine. In particolar modo VLT, AWP e comma 7. Parliamo di cifre attorno ai 470 milioni di euro, con vincite appena inferiori ai 350 milioni e una spesa netta di 121 milioni di euro, quasi 5 in meno rispetto ai 125 del 2020. In crescita, rispetto allo scorso anno, i giochi a base sportiva, con introiti totali oltre i 50 milioni di euro e una spesa al netto delle vincite di 10 milioni. In ripresa il Bingo, che può contare in territorio abruzzese di 6 sale fisiche, mentre calano le cifre legate al settore delle scommesse ippiche (-10%).
I numeri del gioco online
I portali di iGaming, che presentano diversi vantaggi rispetto alle sale fisiche, come promozioni dedicate, nessun vincolo di orario e maggiore sicurezza grazie ai controlli garantiti online, hanno fatto registrare una raccolta di oltre 600 milioni di euro, di cui 40 derivanti dalle scommesse virtuali. Nel corso del 2021, secondo i dati del Libro Blu 2021, sono stati aperti quasi 112 mila nuovi conti di gioco, andatisi a riunire ai 365 mila già attivi sul territorio abruzzese. Molto interessante il dato relativo alla media di spesa pro capite in Abruzzo, che si attesta di poco sotto quella nazionale di 1780 euro: 1200 euro.