Vasto. Bellissima mattinata quella di ieri al polo liceale “R. Mattioli”, di Vasto per l’inaugurazione del primo “Giardino letterario” d’Abruzzo.
Nel ricordo dell’ingegnera Giuliana Tamburro, rappresentata dai fratelli Paolo e Fabiola e dalla madre Giuseppina componenti della fondazione che porta il suo nome, ci sono stati momenti di gioia, accompagnati dalla note dei giovani musicisti del Mattioli coordinati dai Maestri Federico Orlando e Samantha Prencipe, e di commozione per una ferita, quella del sisma aquilano del 2009, ancora aperta in tutta la cittadinanza considerati i tanti vastesi che, nel corso degli anni, hanno studiato e vissuto nel capoluogo abruzzese molti dei quali non hanno mai interrotto i contatti con i vecchi amici aquilani.
La dirigente, dopo aver rimarcato la sensibilità di tutta la Fondazione nell’aver subito accettato la richiesta di sostenere finanziariamente l’idea del prof. Maurizio Vicoli, si è nuovamente soffermata sulle finalità inclusive del progetto “Perché la costante cura delle piante costituisce un’occasione per il potenziamento della psico-motricità degli alunni con disabilità i quali, proprio attraverso il Giardino, possono ampliare le loro conoscenze letterarie anche attraverso il linguaggio della Garden Terapy.”
“Un grosso grazie alla famiglia Tamburro – ha detto il sindaco Francesco Menna in qualità anche di Presidente della Provincia di Chieti – per l’estrema vicinanza, con le sue azioni concrete, ai giovani vastesi e abruzzesi. Tante sono infatti le iniziative messe in campo dalla Fondazione intitolata a Giuliana e tutte finalizzate alla valorizzazione di giovani talenti della nostra regione senza dimenticare i progetti socio-didattico-culturali come appunto questo primo Giardino Letterario abruzzese”.
“Abbiamo subito compreso la validità del progetto, anche per la sua inclusività , e abbiamo dunque deciso di dare il nostro contributo. – ha detto Paolo Tamburro, Presidente della Fondazione – Nostra sorella è sempre stata sensibile ai temi della inclusività che nel suo settore prende il nome di “accessibilità”.
Giuliana, infatti, era progettista e ricercatrice ma anche collaudatrice di aerei civili e si è sempre spesa perché questi potessero essere mezzi di trasporto capaci di accogliere passeggeri con disabilità, cosa che le è stata riconosciuta anche dall’ANGLAT, l’associazione nazionale per la rappresentanza e la tutela dei diritti delle persone con disabilità prioritariamente nel settore della mobilità. Per tutti questi motivi è stato per noi un onore sostenere questa iniziativa di cui continueremo ad occuparci impegnandoci nella costante cura del prato e delle piante”.
La manifestazione si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro e con le parole che la Dirigente Angelini ha rivolto agli studenti del suo Liceo: “Ragazzi, da questo momento il Giardino è vostro, un connubio di natura e cultura, da fruire con gioia e rispetto di un bene che già da adesso appartiene a tutti coloro che negli anni a venire decideranno di frequentare la nostra scuola”.