Nel contesto delle Giornate Europee dell’Archeologia, sabato 15 giugno, la cantina Feudo Antico di Tollo ha ospitato un convegno intitolato “La Villa Romana di San Pietro a Tollo, un esempio virtuoso di valorizzazione”.
L’evento ha focalizzato l’attenzione sul recupero e la valorizzazione della villa rustica di epoca romana, i cui resti sono stati rinvenuti a partire dal 2013 durante i lavori per i nuovi impianti di Pecorino. Dal 2021, parte dell’area archeologica è stata trasformata in un museo, che preserva e valorizza le antiche vestigia in un contesto agricolo storico, testimone della produzione vinicola sin dall’antichità.
Promosso in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, il convegno ha visto la partecipazione di esperti del settore: Anna Dionisio, funzionaria archeologa della Soprintendenza ABAP Chieti-Pescara; Mauro Rottoli, archeobotanico e ricercatore; Aurelio Manzi, etnobotanico dell’Università di Teramo; e Vittorio Di Carlo, Presidente di Feudo Antico.
Anna Dionisio ha offerto una panoramica dettagliata della storia della villa romana, dalla sua scoperta all’attuale valorizzazione, sottolineando l’integrazione delle antiche strutture in un padiglione espositivo collegato allo showroom della cantina. Durante l’evento, sono stati presentati i risultati di una ricerca sui semi ritrovati all’interno di un dolio, condotta da Mauro Rottoli. Questi semi hanno rivelato che la villa coltivava legumi, cereali, frutta e, soprattutto, viti, con la scoperta di grandi quantità di vinaccioli, confermando la produzione vinicola nell’area da oltre 2000 anni.
“La nostra Villa ci riserva continuamente delle scoperte. Con questa ricerca curata dal dott. Rottoli sui semi ritrovati, possiamo confermare ancora una volta che nel territorio di Tollo si produce vino da oltre 2000 anni,” ha dichiarato Vittorio Di Carlo.
Anna Dionisio ha concluso sottolineando come Feudo Antico rappresenti uno degli esempi più virtuosi in Italia di collaborazione tra pubblico e privato. La progettazione della nuova struttura, condivisa fin dall’inizio, ha mirato a un’integrazione armoniosa tra le strutture moderne e quelle antiche, evitando difficoltà percettive.
“Feudo Antico – ricorda Anna Dionisio – rappresenta uno degli esempi più virtuosi in Italia di collaborazione tra pubblico e privato. La progettazione della nuova struttura è stata condivisa fin dall’inizio e ha mirato ad un’integrazione tra le strutture moderne e quelle antiche con lo scopo di distinguerle nettamente e di non creare difficoltà percettive e il risultato complessivo si è rivelato molto positivo; ci auguriamo un progressivo aumento della conoscenza del sito, che può rivelare ancora molte sorprese.”
Questo convegno ha rappresentato un passo significativo verso la valorizzazione e la conoscenza della Villa Romana di San Pietro, un tesoro archeologico che continua a offrire nuove scoperte e testimonianze della storia antica di Tollo.