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A San Giovanni Teatino oltre 150 studenti dell’Istituto Galilei incontrano l’atleta paralimpica Maria Josè Giorio

Giorgia Agostini di Giorgia Agostini
3 Dicembre 2025
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San Giovanni Teatino. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, si è concluso il progetto promosso da Amazon insieme agli atleti del Comitato Italiano Paralimpico, che ha portato in cinque scuole italiane i temi dell’accessibilità e dell’inclusione. L’iniziativa, realizzata con il supporto di Ability Channel, storico partner del Comitato, ha coinvolto studentesse e studenti di tutta Italia, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle disabilità attraverso il dialogo diretto con atlete e atleti paralimpici.

Cinque eventi in cinque territori italiani che ospitano siti logistici Amazon: oltre a San Giovanni Teatino, nei mesi scorsi il progetto ha fatto tappa a Castelguglielmo–San Bellino (Rovigo), Santarcangelo di Romagna (Rimini), Spilamberto (Modena) e Passo Corese (Rieti). In ognuno degli incontri, un atleta paralimpico ha condiviso la propria storia con gli studenti e le studentesse delle scuole locali, offrendo testimonianze dirette sull’importanza di costruire comunità sempre più consapevoli e inclusive. Obiettivo dell’iniziativa: coinvolgere i più giovani in un dialogo aperto su disabilità e accessibilità, promuovendo il rispetto, l’empatia e la valorizzazione delle differenze.

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Questa mattina, a San Giovanni Teatino, si è svolto il quinto e ultimo incontro del ciclo: protagonista è stata Maria Josè Giorio, atleta paralimpica italo-venezuelana specializzata nel lancio del disco e nel getto del peso, che ha condiviso con gli studenti la propria storia personale e sportiva.

Maria Josè Giorio, classe 1998, medaglia d’oro nel getto del peso e nel lancio del disco ai Campionati Italiani Paralimpici del 2021, del 2022 e del 2023, e medaglia d’oro nel lancio del giavellotto ai Campionati Italiani Paralimpici del 2025, ha incontrato oltre 150 tra studentesse e studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Galilei di San Giovanni Teatino, condividendo la sua esperienza personale e sportiva in una conversazione moderata da Andrea Fanini, responsabile del deposito di smistamento Amazon di San Giovanni Teatino.

Nata con acondroplasia – una malattia genetica che provoca disturbi significativi della crescita ed è tra le forme di nanismo più diffuse – Maria ha affrontato sin da bambina sfide importanti: non ha camminato fino all’età di quattro anni e ha iniziato a parlare solo a cinque. Il suo percorso ha cambiato direzione quando, dopo essersi trasferita dal Venezuela al Molise insieme alla famiglia, ha scoperto l’atletica leggera. Lo sport è così diventato per lei uno spazio di libertà e autodeterminazione, un luogo in cui, come racconta, è riuscita e riesce tuttora a superare le proprie paure e a costruire una nuova fiducia in sé stessa. Durante l’incontro, studentesse e studenti hanno avuto l’opportunità di dialogare direttamente con la campionessa, rivolgerle domande e toccare con mano la sua medaglia.

“In Amazon siamo convinti che l’inclusione non sia solo un valore da sostenere, ma un modo concreto di costruire il futuro. Iniziative come quella che stiamo promuovendo nascono dal desiderio di ispirare le nuove generazioni a credere nelle proprie capacità e a vedere nella diversità una risorsa, non un ostacolo. La scelta di realizzare l’ultimo appuntamento proprio oggi, 3 dicembre, non è casuale: abbiamo voluto celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità insieme a ragazze e ragazzi, ascoltando le loro voci nel contesto di un momento di confronto con Maria José Giorio. Il nostro obiettivo è contribuire a un cambiamento culturale duraturo, in cui accessibilità e inclusione diventino modi di pensare, agire e rapportarsi con l’altro”, ha dichiarato Salvatore Iorio, HR Director delle Operations di Amazon.

“Siamo orgogliosi di aver ospitato a San Giovanni Teatino l’ultimo appuntamento di questo progetto nazionale dedicato all’inclusione e alla sensibilizzazione sulle disabilità. Iniziative come questa hanno un valore straordinario, perché parlano direttamente ai nostri giovani e li aiutano a costruire uno sguardo più consapevole, rispettoso e attento verso le diversità. La testimonianza di Maria Josè Giorio è un esempio potente di coraggio, determinazione e fiducia nelle proprie possibilità, e sono certo che resterà nella memoria degli studenti che oggi hanno avuto l’opportunità di incontrarla”, ha spiegato Giorgio Di Clemente, sindaco di San Giovanni Teatino.

“Oggi è una data importante: il 3 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Come abbiamo condiviso con gli studenti, noi oggi rendiamo onore a questo momento fondamentale, non tanto per ricordarci quello che le persone non possono fare, quanto per ricordarci ciò che possono essere. È centrale sostenere iniziative che mettono al centro la diversità, soprattutto con ragazze e ragazzi: ognuno di noi è diverso, tutti abbiamo inclinazioni, passioni e attitudini, ma abbiamo anche fragilità. Ed è proprio la diversità che ci consente di imparare gli uni dagli altri. L’inclusione riguarda infatti tutti noi come esseri umani nella nostra quotidianità e mi auguro che, a partire dalle aule scolastiche, si lavori sempre di più affinché ognuno possa sentirsi accolto, stimato e apprezzato per quello che è”, conclude Francesca Di Tecco, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Galilei.

Un ruolo importante in questa rivoluzione culturale lo gioca il Comitato Italiano Paralimpico, l’ente pubblico che promuove, disciplina, regola e gestisce le attività sportive agonistiche e amatoriali per persone con disabilità. Il movimento paralimpico persegue l’ambizioso obiettivo di stimolare cambiamenti positivi nella società tramite lo sport. E lo fa principalmente con i suoi atleti, veri e propri ambasciatori di questo cambiamento. Attraverso le loro storie e i loro successi, promuove i valori e gli ideali dello sport paralimpico. Gli atleti paralimpici, con il loro impegno e le loro straordinarie imprese, rappresentano un esempio concreto di determinazione e resilienza. I loro successi e le numerose medaglie conquistate hanno contribuito in modo decisivo a far crescere l’attenzione e il rispetto verso lo sport paralimpico.

“La mia storia inizia con un trasferimento dal Venezuela all’Italia, insieme alla mia famiglia, e prosegue con il soggiorno a Bojano, dove ho trovato un contesto accogliente e il primo contatto con l’atletica leggera. Da quel momento lo sport è diventato la leva che ha trasformato la mia vita: mi ha resa più autonoma, più indipendente, capace di agire senza timori e con una rete di amicizie sempre più ampia”, spiega l’atleta paralimpica Maria Josè Giorio, che continua: “Oggi vivo a Roma, da sola, viaggio spesso in Italia e adesso anche all’estero. Ho un lavoro stabile in un punto vendita di un grande brand sportivo: si tratta di un traguardo che considero una conquista costruita giorno dopo giorno, grazie alla disciplina e alle regole apprese in pista. Proprio quelle regole mi servono nell’organizzazione del lavoro, nel rapporto con i colleghi e nel dare valore agli impegni presi. Lo sport mi ha aiutata a superare barriere interiori, a credere nelle mie possibilità e a valorizzare ciò che sono, prima ancora di ciò che ho. Parlare ai più giovani, raccontare senza filtri successi e difficoltà, è diventato ormai parte della mia missione personale. Se la mia storia può spronare qualcuno ad accettarsi, a non temere i propri limiti e a trasformarli in forza, allora vale la pena raccontarla ogni volta”.

L’iniziativa si inserisce tra le attività di Amazon volte a promuovere un ambiente di lavoro e una cultura più equa e inclusiva, in cui ogni persona abbia la possibilità di realizzare il proprio potenziale.

Diversità e inclusione in Amazon

Amazon promuove quotidianamente i valori DE&I anche sul luogo di lavoro, con progetti e investimenti dedicati: l’azienda offre opportunità a persone di qualsiasi origine ed età, esperienza professionale, orientamento sessuale e affettivo. Nelle sedi italiane sono rappresentate oltre 100 nazionalità; l’età media è di 34 anni, con il dipendente più giovane di 21 anni e il più anziano di 64. Le donne rappresentano il 53% dei dipendenti degli uffici Corporate di Milano, Torino e Roma e del Centro Assistenza Clienti di Cagliari. All’interno della rete logistica dell’azienda rappresentano invece il 35% del personale, una percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale del settore trasporti e logistica, che secondo i dati Istat più recenti si attesta intorno al 21,8%.

Inoltre, in particolare nella rete logistica, Amazon promuove l’importanza di luoghi di lavoro accessibili attraverso progetti di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, portati avanti con il supporto di associazioni ed enti del terzo settore, a livello nazionale e locale. Il primo, in ordine di tempo, è stato quello dedicato all’inclusione lavorativa di persone sorde, sviluppato in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e lanciato nel 2022 nel centro di distribuzione di Castelguglielmo-San Bellino (Rovigo). Nel tempo l’iniziativa è stata estesa a tutti i centri di distribuzione Amazon italiani ed è partita anche l’implementazione nei depositi di smistamento, portando complessivamente all’assunzione di quasi 200 dipendenti sordi.

Successivamente Amazon ha implementato altri progetti per supportare l’avvio al lavoro di persone autistiche a San Salvo, Passo Corese, e nei centri di distribuzione in Piemonte e Piacenza, oltre all’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down presso il sito di San Salvo. Infine, è recentemente iniziato un nuovo percorso dedicato all’inclusione lavorativa di persone con fibrosi cistica, in collaborazione con la Lega Italiana Fibrosi Cistica, con cui l’azienda porta avanti un dialogo costante.

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