Chieti. Il concerto di Jovanotti in programma sulla spiaggia di Vasto il prossimo 17 agosto per il “Jova beach party” è “a rischio”. È quanto emerso al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, che subito dopo ha tenuto una conferenza stampa. Tutti i pareri espressi sul Piano di sicurezza presentato dagli organizzatori sono negativi. Fra le criticità: la chiusura della Ss 16, da trasformare in parcheggio per gli autobus, e la stessa location, la spiaggia di Vasto, con abitazioni molto vicine, stabilimenti balneari e la presenza di un fosso.
“Il concerto è sicuramente a rischio”, ha detto Barbato dopo aver rivelato di essere un fan di Jovanotti, “a grave rischio, ma non è una novità di oggi”. “Oltre che per l’inidoneità dei luoghi legata al fosso”, ha detto il prefetto, “si può chiedere il 17 agosto, sabato, bollino rosso, di chiudere la statale Adriatica per consentire la sosta di chi deve venire? E in autostrada A14 che succede? Spacchiamo l’Italia in due? Concettualmente ci sono impossibilità realizzative, stante la situazione com’è”.
“Del concerto di Vasto Marina ci siamo occupati fin da marzo 2018, quando il sindaco, con il rappresentante dell’organizzazione, è venuto a presentarmi l’evento. E da subito ho raccomandato che il bene più importante fosse la tutela dell’incolumità delle persone e della sicurezza pubblica”, ha ricordato il prefetto di Chieti Barbato, “dissi: ‘Vi pregherei di metterci in condizione di validare e verificare il piano che necessariamente dovete predisporre”.
“Siamo riusciti ad avere un piano che non ha assolutamente rispondenza con i luoghi”, ha aggiunto Barbato, “solo nell’imminenza del Comitato ordine e sicurezza pubblica che abbiamo fatto il 27 giugno”. Quanto agli aspetti economici, ha proseguito il prefetto in conferenza stampa, “parliamo di un giro d’affari di oltre 3 milioni di euro, ma riguardano l’organizzazione, tanto più che ho fatto mettere a verbale più volte qual è il bene primario da tutelare. Se questi signori vendono i biglietti prima di avere tutte le autorizzazioni, addirittura prima di presentare un piano degno di questo nome, il rischio di impresa è tutto a carico loro”.
“Alla riunione del Comitato del 27 giugno”, ha ricordato ancora il prefetto di Chieti, “è susseguita la riunione tecnica in Questura: in quell’occasione ci si sarebbe aspettati una rispondenza rispetto alle criticità già evidenziate in Comitato, che non è la sede per l’approfondimento tecnico, considerata la manifestazione e considerato che il ministero ha fatto una circolare specifica per l’evento in tutta Italia, vista l’importanza dell’evento e la forza attrattiva di Jovanotti: ebbene, si sono presentati in Questura senza il piano che poi al termine della riunione hanno presentato, ma che praticamente era uguale al primo”.
“C’è un verbale della riunione tecnica che mette in evidenza una serie di cose, mi è stato trasmesso dal questore e ho convocato immediatamente questo Comitato. Ogni rappresentante delle forze dell’ordine”, ha concluso il prefetto Barbato, “ha pronunciato parere negativo”.