Pescara. Il mare di Pescara si conferma pulito al 100% e quindi in condizione di piena balneabilità su tutto il litorale. È quanto si evince dai dati ufficializzati questa mattina dall’Arta Abruzzo (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) durante la conferenza stampa in cui sono stati presentati i risultati sul monitoraggio delle acque sia marine che lacustri.
La quarta campagna estiva di controlli lungo i 126 chilometri di costa abruzzese si è infatti conclusa 36 ore fa e, quasi contestualmente, sono stati diffusi gli esiti dei campionamenti.
“A Pescara siamo passati in pochi mesi dal rischio dell’interdizione permanente della balneazione – ha detto il sindaco Masci – alla totale fruibilità del nostro mare. Da febbraio a oggi tutti i prelievi eseguiti insieme alla Regione e all’Arta hanno infatti fornito conclusioni molto favorevoli ed è per noi motivo di grande soddisfazione perché questo non si verificava da diversi anni”.
Il primo cittadino del capoluogo ha colto l’occasione per sottolineare un’incongruenza che negli ultimi mesi è emersa palesemente e che non può evidentemente essere procrastinata.
“È un controsenso che come sindaco – ha detto Masci – a ogni pioggia e anche per piccoli sversamenti di pochi minuti nel fiume, che si verificano anche in località esterne a Pescara come Spoltore, io sia costretto periodicamente a firmare divieti temporanei di balneazione, della durata di sole 48 ore; tutto ciò, quando ormai le analisi sulla qualità delle acque marine – anche quelle immediatamente successive agli stessi divieti – denotano appunto come il nostro mare sia pulito. Va assolutamente rivista la norma regionale che rende l’Abruzzo un unicum a livello nazionale e che risale inoltre a epoche storiche molto diverse; ma che continua a disporre in capo al sindaco l’obbligo automatico di disporre le proibizioni. Non ve ne è evidentemente ragione, ovvero le piogge non possono di per sé rappresentare un motivo sufficiente a determinare tali provvedimenti”.
L’Agenzia Arta è oggi molto tempestiva grazie all’adozione, come prima agenzia in Italia, di due nuove metodiche per l’effettuazione delle analisi. Si tratta di un procedimento analitico di ultima generazione, il cui utilizzo è raccomandato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, che consentirà ai sindaci di mettere in atto, con maggiore tempestività, tutte le misure necessarie a tutelare la salute pubblica e l’ambiente. E il profilo biologico diffuso questa mattina ha confermato gli esiti estremamente confortanti riguardo alla presenza in mare, ben al di sotto della soglia di legge, di escherichia coli ed enterococchi fecali.
“A maggior ragione – ha concluso Masci – chiederò formalmente la modifica della norma per evitare confusione e distorsioni che danneggiano l’immagine della città e gli interessi delle imprese. E’ utile a tutti, all’amministrazione e al mondo economico locale, che questo venga fatto. E sono certo che la Regione si muoverà in tale direzione”.
L’amministrazione comunale di Pescara, con la Regione, ha comunque già in atto interventi per 20 milioni di euro per l’ampliamento del depuratore e per realizzare 9 vasche di prima pioggia che risolveranno entro il 2021 il problema dell’inquinamento del fiume e del mare.