Manoppello. In programma un convegno di studi a 25 anni dall’identificazione del Sacro Velo con la Veronica Romana, ricordando il lavoro di padre Pfeiffer. Entrano nel vivo a Manoppello i festeggiamenti in onore del Volto Santo, con un programma in cui si alterneranno momenti di preghiera ed incontri pubblici che porteranno in città noti studiosi del Sacro Velo.
La festa, che parte domani, venerdì 2 agosto e si conclude martedì, sarà anche un’occasione per celebrare, con il convegno di studi “Sotto lo sguardo di Cristo, verso il Giubileo”, i venticinque anni dall’identificazione del Volto Santo di Manoppello con la Veronica Romana.
Il 31 maggio del 1999, nella sede della stampa estera, a Roma, padre Heinrich Pfeiffer, docente di arte cristiana all’Università Gregoriana, espose le sue tesi sulla identificabilità della Veronica nel Sacro Velo di Manoppello: fu quella una data spartiacque. La conferenza ebbe un rilievo mondiale e da quel momento, la Basilica, che accolse nel 2006 l’allora pontefice Benedetto XVI, attrae pellegrini da tutto il mondo. Il convegno di studi, in programma sabato 3 agosto, dalle ore 9, ospitato nelle sale della Casa del Pellegrino, sarà anche un’occasione per ricordare padre Pfeiffer, autorevole studioso, scomparso a Berlino il 26 novembre 2021 e cittadino onorario di Manoppello dall’8 novembre del 1999 e per riflettere sul cammino portato avanti negli anni a seguire, anche nella prospettiva dell’imminente Giubileo 2025. Introdotto dagli interventi di padre Simone Calvarese, ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori, di Giorgio De Luca, sindaco di Manoppello e di padre Antonio Gentili, rettore del Basilica del Volto Santo, il convegno vedrà la presenza di Paul Badde, scrittore e autore di diversi saggi internazionali sul Volto Santo, padre Pietro Sirianni, teologo, Silvia Elena Di Donato, docente liceale, Lorenzo Bianchi, dirigente di ricerca del CNR, che esporrà le sue considerazioni sullo stato di conservazione del Velo, e Antonio Bini, studioso ed esperto del Volto Santo che fu tra gli organizzatori di quella conferenza del 1999. A moderare l’incontro, nel corso del quale saranno proiettati i principali servizi dei telegiornali, trasmessi, nel 1999 in tutto il mondo che contribuirono a diffondere le tesi del professor Pfeiffer, sarà Annalisa De Meis. Tra gli appuntamenti previsti, la solenne celebrazione eucaristica (martedì 6 agosto, ore 11) che sarà presieduta da monsignor Mauro Lalli, nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea, nel corso della quale sarà siglato il documento gemellare tra la Basilica del Volto Santo e la chiesa madre di Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo, dove si venera una seicentesca copia della Veronica, alla presenza di una delegazione siciliana.
Sempre martedì, dopo la messa serale (ore 19), presieduta dal ministro provinciale padre Simone Calvarese, avrà luogo la tradizionale processione con il Volto Santo che dalla Basilica raggiungerà Fonte Leone per poi fare rientro in chiesa. In programma anche un bel momento di condivisione in cui saranno coinvolti oltre 150 bambini che saranno consacrati al Sacro Velo con volo di palloncini bianchi simbolo di pace (domani 2 agosto) e la tradizionale colazione cappuccina nel cortile della Basilica (5 agosto, ore 8.30). Quanto al programma civile, le serate del 4, 5 e 6 agosto saranno allietate da diversi momenti aggregativi e musicali che si svolgeranno all’aperto nelle vicinanze della Basilica, con concerti e stand enogastronomici.
“L’invito è a partecipare con gioia e nella preghiera ad una festa che quest’anno – ha spiegato il rettore Padre Antonio Gentili – rappresenta anche un’occasione per ricordare i venticinque anni dall’identificazione del Volto Santo di Manoppello con la Veronica Romana e il grande lavori portato avanti nel tempo. Un momento di riflessione per noi, per la popolazione di Manoppello e per tutti coloro che frequentano la nostra Basilica e un motivo in più per continuare, anche in vista del Giubileo”.
“Le celebrazioni del Volto Santo rappresentano un’occasione unica di condivisione per la nostra comunità – ha detto il sindaco Giorgio De Luca -, un momento sempre nuovo e coinvolgente che vede al centro la reliquia del Sacro Velo di Gesù, portata in città, nel 1506, da uno sconosciuto pellegrino, scomparso senza lasciare traccia subito dopo aver consegnato il Velo al medico Giacomo Antonio Leonelli. La festa è anche un’occasione per ricordare la storia, lunga quattro secoli, della presenza dei Frati Cappuccini a Colle Tarigni, che nel 1620 completarono i lavori di edificazione del convento e presero dimora in città. Pochi anni dopo venne loro affidata loro la preziosa reliquia del Sacro Velo di Gesù che custodiscono, ancora oggi da allora, con cura, affetto, devozione e gioia. Ringrazio i nostri frati e il comitato feste per il grande lavoro che svolgono per la buona riuscita della festa”.