Chieti. Sono state 268, in poche ore, le firme raccolte a Chieti per chiedere alla regione di annullare quella che di fatto è stata la cancellazione della Riserva Naturale del Borsacchio. Al banchetto allestito per la sola mattinata dai volontari di ARCI, CGIL e WWF Chieti-Pescara in piazza Vico si sono avvicinati in tanti, sostenitori e semplici curiosi.
I volontari hanno espresso tutto il loro disappunto per quello che ritengono “un grande danno causato dall’emendamento presentato dai consiglieri Emiliano Di Matteo e Mauro Febbo di Forza Italia, Simona Cardinali e Federica Rompicapo della Lega e Umberto D’Annuntiis di Fratelli d’Italia”, che definiscono “responsabili del taglio del 98% dell’area naturale protetta, creando così un vulnus gravissimo per tutti gli abruzzesi”.
Hanno partecipato e firmato anche il sindaco Diego Ferrara, gli assessori Stefano Rispoli e Fabio Stella, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e diversi consiglieri oltre a tanti cittadini di ogni appartenenza politica. Le firme vanno ad aggiungersi alle migliaia di altre già raccolte. La mobilitazione andrà avanti fino a martedì 30 gennaio, data in cui è stato convocato il Consiglio Regionale per l’ultima riunione della legislatura prima del blocco per le imminenti elezioni, fissate per il 10 marzo prossimo.