Chieti. La raccolta di fondi donati al Comune di Chieti da un gruppo di cittadini per finanziare gli scavi archeologici in piazza San Giustino spacca il Movimento 5 stelle. Con il capogruppo in Consiglio comunale Luca Amicone che conferma ” la piena fiducia nell’azione del sindaco Diego Ferrara e della Giunta”, che nei giorni scorsi non si sono presentati all’appuntamento per la consegna simbolica dei 7.000 euro raccolti e oggetto di una formale dichiarazione di donazione. E bolla come fatte a titolo personale le dichiarazioni della capogruppo in Consiglio regionale d’Abruzzo Sara Marcozzi che aveva censurato la posizione di sindaco e Giunta.
“Non è la posizione politica del M5s a Chieti, ma è a titolo personale, è evidente che si tratta di una voce fuori dal coro”, dice Amicone, “sfuggono diverse cose su Piazza San Giustino o forse si è stati male informati, ovviamente non da me che non sono mai stato contattato. A Chieti la consigliera regionale Marcozzi non rappresenta “i 5 Stelle”. Amicone ribadisce “che la posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle a Chieti è legittimata dalla mia persona che rappresenta il gruppo intero: il Comune si sta muovendo nell’ambito delle proprie competenze chiedendo alla presidenza del Consiglio di poter utilizzare i ribassi d’asta per i lavori di piazza San Giustino e parliamo di entità molto consistenti”. “Piuttosto non posso condividere un politico, soprattutto 5 Stelle, che sponsorizza le proprie donazioni, facendosi pubblicità, rispolverando una vecchia abitudine della politica – sottolinea Amicone – Una scelta personale legittima, ma davvero di cattivo gusto. Ogni polemica della Marcozzi contro il Comune di Chieti, evidentemente strumentale, è andata a vuoto”. Secondo Amicone “appare chiaro a tutti che la consigliera regionale del M5s non aderisce al progetto di alleanza civica costruita a Chieti, ad oggi unico esperimento riuscito in Abruzzo e unica giunta in cui c’è anche il Movimento 5 Stelle. Tutto questo è stato possibile”, conclude Amicone, “grazie al prezioso contributo della deputata teatina Daniela Torto, che oggi voglio ringraziare pubblicamente perché è sempre stata vicino al gruppo di Chieti e ci supporta quotidianamente”.
Arriva puntuale la replica del capogruppo del M5S in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, che sottolinea come da “Amicone” siano state utilizzate “parole sguaiate e ingiustificate”.
“Resto basita dalle dichiarazioni di Luca Amicone, sia nel merito che nei modi, in risposta a una mia legittima critica politica rivolta all’amministrazione comunale di Chieti relativamente al rifiuto dei fondi raccolti dai cittadini per proseguire gli scavi in Piazza San Giustino. Amicone si lancia in un ingiustificato attacco alla sottoscritta che a suo dire “non rappresenta il MoVimento 5 stelle a Chieti”, “pubblicizza la donazione… una vecchia abitudine politica”, “non aderisce al progetto di alleanza civica… unico esperimento riuscito in Abruzzo”. Mio malgrado, pur non avendo mai nominato Amicone o il M5S, mi vedo costretta a rispondere a gravi, e a tratti fantasiose, affermazioni.” Replica così Sara Marcozzi alle dichiarazioni odierne del consigliere comunale.
“Mi spiace essere costretta a rilevare il fatto che, dalla elezione di Amicone in poi, il M5S è scomparso dai radar della città di Chieti – questa è la prima occasione in cui fa sentire la sua voce – e che la competente e quotidiana azione politica di Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo è solo un lontano ricordo. Sentir parlare di “rappresentanza” di un gruppo o di una forza politica da chi è riuscito – nonostante i preziosi contributi – a perdere clamorosamente le elezioni dimezzando i voti in città e raggiungendo appena il 6% francamente fa solo sorridere. E qui mi fermo con i paragoni sui numeri per pietas cristiana. Da cosa Amicone deduca che non aderisco al progetto di alleanza civica lo sa solo lui, preciso che io aderisco sempre ai buoni progetti e alle buone idee a prescindere da chi li proponga, così come critico progetti o idee che ritengo sbagliati o migliorabili a prescindere da chi li porti avanti. Destra o sinistra, in maggioranza o in opposizione: se una cosa è giusta è giusta, se è sbagliata è sbagliata. L’unico ‘esperimento riuscito’ che vedo è stato quello di straperdere le elezioni, eleggere un solo consigliere, rientrare dalla finestra in maggioranza per ottenerne di fatto un secondo e – le cronache questo ci dicono – appiattirsi sulle posizioni non sempre condivisibili della maggioranza. Contento lui, io ci vedo poco di cui vantarsi”.
“Quanto alla inopportuna “pubblicità della donazione” ricordo a Luca Amicone che è stato eletto con il M5S”, sottolinea Marcozzi, “MoVimento 5 Stelle, forza politica che ha fatto del dimezzamento degli stipendi e delle donazioni uno dei suoi principi fondanti, ‘sponsorizzando’ in lungo e in largo questa buona pratica con l’intento di essere imitato. Ora, se per il ‘M5S di Chieti’ non va più bene neanche questo, forse il M5S a Chieti non c’è più. O, forse, più semplicemente, non è incarnato da Amicone. Quello che so per certo è che non abbiamo segretari cittadini detentori di verità assolute. Quello che lascia l’amaro in bocca è il fatto che una lodevole iniziativa portata avanti da numerosi cittadini sia diventata motivo di bagarre e attacchi personali che mal celano acredini che dovrebbero essere tenute fuori dalla politica. Amicone, non sapendo come giustificare il diniego dell’ascolto di un folto numero di cittadini – che guarda caso nelle ultime ore è arrivato – la butta in caciara per confondere le persone. Questo si”, conclude la grillina, “che è un trucchetto da ‘vecchia politica’”.