Pescara. “La Città delle Muse”, in programma nei giorni 7 ed 8 aprile prossimi, è il grande evento con quale l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara presenta le proprie ricerche alla comunità, trasformando il territorio in un grande laboratorio di idee e innovazione.
Con questa grande manifestazione l’Ateneo ha inteso cogliere l’opportunità offerta dal Progetto “Assist Abruzzo”, finanziato dal PSC 2000-2020 di FORMEZ e Regione Abruzzo, organizzando un Festival che mira a rendere il sapere un bene pubblico, concreto e condiviso.
Attraverso incontri, mostre e spettacoli, le ricerche di maggiore impatto sociale sviluppate grazie ai finanziamenti pubblici si intrecciano con i saperi tradizionali e le nuove frontiere della conoscenza. Le mattine del 7 a Pescara e dell’8 aprile a Chieti saranno dedicate ai giovani degli Istituti scolastici e dell’Università, offrendo loro un’esperienza coinvolgente tra scienza, memoria e futuro, declinata anche nei nuovi linguaggi della comunicazione. Nei due pomeriggi, i Dipartimenti della “d’Annunzio” si sposteranno nei palazzi storici del centro di Chieti per dialogare con la società civile e raccontare il valore della ricerca.
Le giornate si concluderanno al Teatro Marrucino con due spettacoli, con prenotazione e accesso gratuito, sui temi della coesione sociale e dell’inclusione, per far vivere il sapere anche attraverso l’arte. Il 7 sera andrà in scena “Voci di Donne nel tempo” con Anna Foglietta, mentre l’8 sarà la volta di “Dioggene” con Stefano Fresi.
“L’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ancora una volta, direi con crescente determinazione – spiega il Rettore, Liborio Stuppia – si apre al territorio con l’iniziativa “La Città delle Muse”, che organizza grazie ad un finanziamento FORMEZ-Regione Abruzzo e alla collaborazione del Comune di Chieti e del Comune di Pescara che ringrazio. Nel farlo il nostro Ateneo – precisa il Rettore Stuppia – ha messo in campo uno straordinario impegno in termini di proposte, di capacità organizzativa e di grande operosità, grazie allo sforzo corale dell’intera comunità accademica. Siamo pienamente consapevoli del ruolo che la “d’Annunzio” ha per un territorio che non considera limitato dalle ombre dei campanili, che non occupa ma del quale si preoccupa, che coltiva e vivacizza, che aiuta ad essere al passo dei tempi, che sostiene nella competitività per qualità della ricerca e dell’alta formazione ma che rende anche attraente per tanti studenti e ricercatori italiani e stranieri. Il grande evento che andremo a vivere il 7 e 8 aprile prossimi – conclude il Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia – è l’ennesima testimonianza di un dialogo costante, di progressiva e più intensa frequenza e vicinanza, che vede l’Università “d’Annunzio” sempre pronta nel fare, sempre più attenta nell’ascoltare, sempre più attiva nel collaborare con gli Enti e le Istituzioni che coltivano il nostro comune interesse per le nuove generazioni e la crescita del territorio”.