Castel di Sangro. Arturo Como porta a Castel di Sangro le alte sfere della FISI, Angelo Caruso apre le porte ad un centro federale skiroll. A Castel di Sangro, mercoledì, sono arrivate varie stellette FISI. Una delegazione di tutto prestigio quella con cui, il Presidente FISI Flavio Roda, ha risposto alla chiamata sportiva avanzata da Arturo Como.
Ad attendere, per gli onori di casa, queste professionalità di spicco del mondo federale, il sindaco Angelo Caruso. Nello specifico a bordo di un mezzo federale sono giunti Michel Rainer tecnico federale e responsabile chiffon coopetition Milano Cortina 2026, Paolo Rivero direttore tecnico sci di fondo azzurro settore giovanile e Tommaso Tamburro coordinatore Fisi per il fondo del Centro Sud Italia e responsabile eventi prima fascia. D’altronde non poteva che essere questa la formazione da schierare, considerata la portata della convocazione.
Un vertice con all’oggetto un sopraluogo per la realizzazione di una pista federale skiroll, già proiettata a divenire un centro sportivo contenitivo di altre discipline. Intuizione tutta facente capo ad Arturo Como quella di cui si sta trattando, una perspicacia che proviene da lontano, si possono annoverare 25 anni nel mondo dello sci di fondo, tra incarichi federali, presidenze di commissioni regionali e presidenza dello sci club di Alfedena.
A tutto questo va affiancato l’attento fiuto del sindaco di Castel di Sangro e Presidente della Provincia di L’Aquila, Angelo Caruso. Non un’esitazione quando il Como gli presentò questo suo intento progettuale, d’altronde il percorso politico di Angelo Caruso non è mai stato lontano da un’operatività costante e importante. Se oggi si guarda a Castel di Sangro come ad un centro sportivamente avanzato e dotato, lo si deve all’attività politica del Caruso, sempre improntata alla realizzazione di impianti all’avanguardia, competitivi e dai risvolti economici, sociali e turistici apprezzabilissimi.
Quella in questione è stata un’ispezione sul campo, preceduta da iniziali e ristretti sopraluoghi e da una recente call online a cui, fra gli altri presero parte, la consigliera federale Bianca Zupi, unitamente all’altro federale e pluricampione mondiale Marco Albarello, al consigliere federale e Presidente di Commissione Fondo Nazionale Carlo Dal Pozzo e al presidente del Comitato Regionale Angelo Ciminelli. Incontri in cui tutti e con fermezza, hanno plauso al costante impegno profuso da Arturo Como per il futuro dello sci di fondo e dello skiroll.
Lo skiroll è la disciplina che per eccellenza provvede all’allenamento degli atleti quando non possono praticare sci di fondo, purtroppo nel Centro Sud Italia si svolge solo su strada, con la conseguenziale assenza di sicurezza. In questo è in tanto altro trova allocazione la battaglia e l’acume del Presidente Como.
Per meglio comprendere la portata storica, sotto ogni punto di vista, di questa giornata, ci si affida alla parola di chi di queste discipline sportive ne conosce, minuziosamente, punti di forza e di debolezza. Le debolezze posso essere attutite se incontrano una volontà politica come quella di Angelo Caruso.
- Oggi sindaco Angelo Caruso, Castel di Sangro, ha ospitato le alte sfere della FISI, seppur lei è avvezzo a visite illustri, non possiamo non rilevarne la portata. Cosa si è affrontato e a cosa, concretamente, si sta lavorando?
Intanto lavoriamo ad un circuito, ad una pista, a qualcosa che dovrà essere un teatro straordinario alle attività di skiroll, eventualmente ampliato ad un poligono. Si mira a creare un polo di eccellenza capace di ospitare eventi dall’impronta internazionale. Tutto da collocarsi nell’ambito contestuale delle infrastrutture sportive di cui già siamo dotati nell’area del fiume Sangro, un completamento della gamma esistente, magari aprendo a questa disciplina sportiva che, dal punto di vista dell’offerta impiantistica sarebbe primario per tutto il Centro Sud Italia. Una disciplina destinata a crescere che, cresce meglio e di più se accompagnata da adeguate strutture, diversamente la fruizione sarebbe ridotta e compromessa. La presenza dei tecnici federali, ci è indispensabile per elaborare una progettualità precisa e corrispondente alle esigenze atletiche.
- Sindaco, quando questa proposta di Arturo Como arrivò sulla sua scrivania, pensò che avesse folle?
Folle non è, lo sport è passione. Quando si ha la percezione che chi interloquisce dall’altro lato della scrivania è animato da passione, da una fede verso discipline che non sono legate a speculazioni, si comprende la piena autenticità del proponente. Arturo Como crede in una disciplina che può essere un po’ nuova nel nostro contesto. Chiaramente storicizzata perché legata allo sci di fondo, che è identitario per il nostro territorio. Lo sci di fondo da sempre ha dato onore all’Abruzzo, in particolare al nostro comprensorio. Tutto questo significa rispondere ad una chiamata che arriva da un cultore della materia, Arturo non è solo un appassionato della disciplina fondistica, ma è un esperto di un comparto sportivo che, per l’Alto Sangro rappresenta una risorsa e un riferimento unico.
- Paolo Rivero Lei oggi è a Castel di Sangro perché richiesta la sua pronuncia tecnica e professionale. Cosa le ha lasciato questo incontro, dove si guarda e, quanto è importante una simile realizzazione?
Sono contento che si è riusciti ad organizzare questo sopraluogo qui a Castel di Sangro. Tanto abbiamo ragionato, con Arturo Como, per la parte politica, curando molto anche la parte tecnica. Castel di Sangro è baricentrica come località rispetto a tutta quella che è l’attività dell’area nordica abruzzese e non solo. Un impianto di questo tipo può diventare, in primis, un supporto strategico fondamentale per tutti gli sci club dell’area. In questo modo si potrà fare promozione, reclutamento e si potrà allenare in sicurezza. Si aggiunga il vantaggio tecnico che, possiede l’utilizzo di una pista prima dell’arrivo delle stagioni invernali. La contrazione di queste stagioni porta ad affidarsi sempre più alla pratica dello skiroll per gli allenamenti. Sapere di avere località similari con molte strutture sportive concentrate nella stessa area e un sistema di accoglienza alberghiera e di foresteria capienti, rappresenta, per la federazione, un’opportunità ulteriore di spostare verso il Centro Sud Italia eventi e raduni. Difatti questa estate, saremo con la squadra junior under 20 in raduno a Castel di Sangro.
- Michel Rainer, anche Lei qui, per il suo corposo bagaglio esperienziale. L’idea di Arturo Como è in linea con i recenti dettami del Presidente Roda che, invita a portare lo skiroll nei centri abitati. Quali le Sue considerazioni dopo questo incontro e ci parli dei Suoi incarichi di responsabilità per la Milano- Cortina 2026.
Basito e sorpreso positivamente dalla location, da un punto di vista morfologico si presta molto a progettare e costruire un’ottima pista skiroll. Attendiamo rilievi e piantine per poi disegnare una pista che rispecchi li standard qualitativi e tecnici che richiediamo, in questo momento, a livello nazionale ed internazionale. Noi ci spenderemo per fare al meglio, per garantire l’ottimale e il desiderato. All’amministrazione comunale la valutazione finale del tutto. I propositi sono tutti positivi, sono molto fiducioso, tutti ci metteremo subito al lavoro per portare avanti questo progetto. Per quanto concerne Milano Cortina 2026, sono stato nominato direttore di gara chiffon coopetition, una bella sfida a cui manca pochissimo. Al di là dell’organizzazione si spera di portare a casa delle medaglie.
–Tommaso Tamburro una delle prime persone a cui Arturo Como ha parlato di questo suo sogno altamente intuitivo. Far i primi a sapere, perché Lei è figlio di queste terre, perché tutti i giorni e fra gli atleti. Questa progettualità quanto serve a cosa potrebbe portare?
L’attività quotidiana di allenamento ci porta alla presa coscienza che si ha bisogno di adeguamenti strutturali per un buon proseguo. Questo sarebbe di supporto al Comitato regionale, ad ogni società sportiva, agli atleti stessi e a tutto il Centro Sud Italia, che ad oggi ne è sprovvisto. La zona individuata per la realizzazione di questo polo sportivo ci permetterà di spostare l’asticella più in alto. Si punta ad un impianto cha sarà di supporto all’attività dell’avviamento e di allenamento per tutto il territorio nazionale. Con un impianto del genere il territorio acquisterà carati a dismisura. I numeri ne risentiranno positivamente, sarà più alto il livello dei partecipanti, migliori possibilità di allenamento che permetteranno competizioni ad armi pari con gli atleti del nord Italia. Tutti i settori sportivi nell’arco della storia hanno avuto un’evoluzione legata ad impiantisca e a logistica, questo implica approcci innovativi che non fanno restare indietro.
–Arturo Como la sua storia in questo ambito la precede ampiamente. Chi conta nella FISI oggi è qui per dar seguito ad un suo grande ed acuto sogno, realizzare una pista skiroll in questo territorio. Il pronto supporto di Angelo Caruso, la forte volontà della federazione già fanno parlare di un polo sportivo che abbraccia diverse discipline. Perché siamo a Castel di Sangro e non nella Sua Alfedena? Ci parli di questa Sua grande missione sportiva.
Tutto è iniziato quasi per gioco con l’ASD Sci Club di Alfedena, da qui l’amore per il fondo che dura da un quarto di secolo. Perché siamo a Castel di Sangro e non ad Alfedena andrebbe chiesto, rispettivamente, al sindaco e al vicesindaco di Alfedena Luigi Milano e Paolo Monacelli, loro avranno sicuramente una risposta adeguata al riguardo. Io posso solo dire che il sindaco Caruso è l’unico che ha spalancato le porte dinnanzi a questa mia proposta, così come il comitato regionale nella persona del Presidente Angelo Ciminelli e la federazione tutta. Tutti mi hanno dato supporto e fiducia mettendosi a disposizione, ognuno per le proprie competenze e per i propri ruoli. Sicuramente il risultato di anni di stretta collaborazione con tutti, ma sempre gesti importanti e non scontati. Una progettualità ampia ed omnicomprensiva che vi racconterò in più step, un progetto ambizioso voluto ed ideato da me. Oggi si è consumato uno dei primi e più passi più significativi che, mi portano a ringraziare fortemente il Presidente Ciminelli, il quale mi permette sempre di operare, il Presidente Roda, il Presidente Carlo Dal Pozzo che, attentamente segue l’attività del centro sud Italia, il sindaco Caruso, i tecnici intervenuti e tutti quelli che ci sono stati sin dalle prime battute. Il mio impegno è l’unico modo per ripagare tutti in maniera adeguata. Questa mia idea progettuale risale a qualche anno fa; quando l’anno scorso il presidente Roda manifestò il suo desiderio di portare lo skiroll nelle comunità, mi sentii ancora più motivato e determinato. Non intendo desistere, i nostri ragazzi hanno bisogno di sicurezza e di fare sport. lo sport toglie i ragazzi dalla strada, io desidero fare di più, auspico a togliere lo skiroll dalla strada e per metterlo, in sicurezza, su pista. Quanto emerso oggi, porta ad ipotizzare un progetto gioiello, che garantirà equità competitiva ai nostri ragazzi. Fino ad oggi piste skiroll nel Centro Sud Italia non ve ne sono e i miei ruoli federali, regionali e locali mi impongono una battaglia così giusta e importante. Amo questi luoghi e non tralascio di guardare a tutti benefici turistici, sociali e di visibilità che, per riflesso diretto giungeranno in questi contesti.
La commozione che più volte è apparsa sul volto e negli occhi di Artuto Como racconta più di tutto il resto, cosa l’amore per uno sport e per chi lo pratica può generare è incontenibile. Piace pensare che la commozione del Como faccia da apri pista a tante e future commozioni di atleti e atlete che gareggeranno e vinceranno sulla pista federale di Skiroll di Castel di Sangro.