Chieti. I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Chieti Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, hanno depositato un’interrogazione a risposta orale per conoscere lo stato dei lavori e le modalità con le quali sono stati utilizzati i proventi delle sanzioni amministrative per infrazioni a Codice della Strada. ”Nel rendiconto 2017″, dice Argenio, “il Comune dichiara di avere realizzato proventi dalle sanzioni per infrazioni al codice della strada per circa 3 milioni e 300 mila euro e secondo le norme vigenti, almeno il 50% di tali proventi devono essere utilizzati per gli interventi di manutenzione delle strade. Ci sembra doveroso sapere come sono stati utilizzati questi soldi soprattutto alla luce dell’attuale stato di manutenzione della rete viaria comunale che in più punti, somiglia ad un campo di battaglia sul quale si sono abbattuti colpi di artiglieria. Penso a Chieti Scalo, alla situazione ormai cronica di Viale Benedetto Croce e di Viale Abruzzo o alla condizione che si è creata di recente a Filippone, in via Carusi o all’incrocio tra via Brigata Maiella e via San Camillo de Lellis”.
”Sappiamo bene”, sottolineano Argenio e D’Arcangelo, “che l’Assessore ai Lavori Pubblici ed il sindaco hanno aggiunto accordi con il gestore della rete gas affinché questo provveda alla sistemazione delle strade interessate dai lavori ma proprio per tale ragione e perché c’è una dichiarata disponibilità di ingenti risorse economiche, ci sembra assurdo che le strade cittadine versino in condizioni così precarie. Non possiamo accettare che tutto trovi giustificazione con la solita scusa delle precipitazioni perché gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dovrebbero servire proprio ad evitare che a seguito di una giornata di pioggia, anche se violenta, si aprano crateri e voragini che rappresentano un rischio per la sicurezza della circolazione e per l’incolumità delle persone oltre che un’immagine di generale degrado della città. Allo stesso modo non è possibile accettare il contegno del Sindaco che sebbene abbia a disposizione somme considerevoli, preferisce l’inerzia in attesa dell’elemosina di una Regione che nei fatti si è dimostrata tutt’altro che veloce ed efficiente”.