Pescocostanzo. Cinque avvisi di garanzia: tre riguarderebbero gli amministratori dell’azienda, uno sarebbe arrivato al responsabile e uno avrebbe come destinatario l’operatore preposto alla sicurezza. A poche ore dall’apertura dell’inchiesta sulla morte di Marco Del Cimmuto, l’operaio 33enne folgorato da una scarica elettrica, dalla Procura di Arezzo sarebbero partiti già degli avvisi di garanzia. Sul corpo del giovane sarà eseguita oggi l’autopsia dall’equipé di medicina legale dell’ospedale le Scotte di Siena, guidata dal professor Stefano Benvenuti, coadiuvato dal tecnico Marco Doretti. Un accertamento disposto dal pm Andrea Claudiani, titolare dell’inchiesta, per accertare le cause della morte e capire se ci siano responsabilità specifiche.
Il 33enne si trovava a Monte San Savino dove, insieme ad un collega che, come lui lavorava nella ditta Asla (della provincia di Chieti) che fa parte del Consorzio Italwork, avevano portato i nuovi pali per la linea della corrente da sostituire. I lavori di rinnovamento sarebbero iniziati lunedì prossimo, intanto la ditta, in appalto da Enel, si stava portando avanti, scaricando il materiale. La tragedia è avvenuta durante l’operazione di movimentazione dei pali che venivano fatti scendere dal camion con l’autogru dopo essere stati imbracati. Il collega del 33enne era ai comandi del mezzo, Del Cimmuto invece guidava da sotto. E’ stato a questo punto che uno dei pali imbracati si sarebbe impennato andando a impattare su di un cavo dell’alta tensione e il 33enne, che era a diretto contatto con il metallo, è rimasto folgorato. Una scarica elettrica fortissima, che ha lasciato scampo all’operaio: nonostante la corsa alle Scotte di Siena, dopo circa tre ore, è deceduto