L’Aquila. La Regione Abruzzo ha stanziato, a beneficio delle reti stradali delle Province abruzzesi, risorse per oltre 100 milioni di euro fra fondi Masterplan, Fondo Sviluppo e Coesione, e finanziamenti straordinari, sopperendo così (almeno in parte) ai progressivi tagli dei trasferimenti governativi. Oltre a ciò, con il Decreto Delrio-Gentiloni del 28 aprile scorso, il Governo ha dato attuazione alla decisione di ritrasferire ad Anas la titolarità di oltre 500 km di strade provinciali.
“Una decisione”, spiega il sottosegretario regionale Mario Mazzocca, “a cui abbiamo lavorato intensamente per un biennio, lungamente attesa dalla popolazione abruzzese e dagli enti locali, a partire dagli enti provinciali in difficoltà nell’eseguire opere manutentive nei tratti stradali di competenza”. Tuttavia, le Province non ancora procedono alla sottoscrizione degli atti di convenzione.
Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, risponde che “si stia procedendo alla compilazione delle schede e che a breve si darà conto degli accordi fatti con Anas”. Tuttavia, ormai da tempo, da parte delle Province, non hanno avuto alcun tipo di riscontro i ripetuti solleciti sia di Anas che dello stesso Mazzocca, il quale ha inviato missive alle Province dalla scorsa primavera in poi, relativamente all’ottimizzazione dei tempi per il passaggio di consegne ad Anas.
“Fatto ancora più grave se si considera l’entità del problema vissuto in maniera drammatica soprattutto nelle zone interne d’Abruzzo. Di conseguenza, questi tratti stradali sono ancora in capo alle Province che, da un anno circa, in vista del passaggio ad Anas, hanno di fatto interrotto ogni forma di manutenzione stradale, aggravando ulteriormente lo stato di salute di diversi tratti, per altro già fortemente provati dalle cicliche avversità atmosferiche e sismiche che hanno interessato la nostra regione dal 4 marzo 2015. A mero titolo esemplificativo, dei 746 Km di cui è titolare la Provincia di Pescara, ben 125 (ovvero il 16,7% del patrimonio viario complessivo) attendono, fin dal mese di aprile, di essere trasferiti ad Anas”.