“Si tratta”, ha continuato, “di un’aggressione fascista non di una rissa o un diverbio. L’aggressore dopo la violenza ha dato sfoggio apertamente delle sue convinzioni fasciste. Faccetta Nera è un canto risalente all’epoca in cui l’Italia fascista si rese responsabile di crimini contro l’umanità e stragi orrende in Etiopia e Libia e delle leggi razziali al fianco di Hitler. Questi imbecilli che vanno cantando “viva il Duce e viva il Re” sono il frutto di ignoranza e rimozione di una tragedia che si concluse con l’Italia in macerie. Il prefetto, il questore e l’ amministrazione comunale di Vasto dovrebbero far chiudere o almeno sospendere per almeno un mese questo locale. Il titolare avrebbe finalmente il tempo di leggere qualche libro di storia. Gli regaleremo una copia di “Italiani brava gente” dello storico Del Boca. Auspichiamo che l’autorità giudiziaria persegua l’aggressore sul piano penale. Dobbiamo aspettare di veder sfilare di nuovo le croci uncinate per le nostre città? Solidarietà a Nicolas, il compagno aggredito”, conclude.