L’Aquila. Letizia Airos, direttore a New York del Network i-Italy, è la vincitrice della IV edizione del Premio internazionale di Giornalismo “Gaetano Scardocchia”, riservato alla stampa italiana all’estero. Così ha deciso la Giuria, composta dai dai giornalisti prof. Giuseppe Di Claudio (presidente), dr. Cecilia Cotti e dr. Stefano Sabatino. E’ stata selezionata, dopo un attento esame della stampa scritta e radiotelevisiva, tra i giornalisti che comunicano l’Italia nel mondo attraverso le testate in lingua italiana all’estero. Dopo Madrid e Berlino, due capitali che hanno ospitato rispettivamente la prima e la seconda edizione nel 2009 e 2011, e Ostana (Cuneo) nel 2017, sarà ancora questo magnifico borgo occitano ad ospitare anche la quarta edizione del Premio. Ostana, uno dei Borghi più belli d’Italia alle pendici del Monviso, sarà la suggestiva cornice dell’evento, che si svolgerà il 25 e 26 agosto 2018: un appuntamento di grande rilievo culturale dove si farà memoria di Gaetano Scardocchia (Campobasso, 1937 – New York, 1993), una delle più prestigiose firme del giornalismo internazionale. Partito dal piccolo Molise, riuscì a conquistare le vette della stampa internazionale meritandosi stima, prestigio e riconoscimenti, mai perdendo tuttavia la semplicità delle sue origini, l’amore per la terra natale, l’orgoglio delle radici. Gaetano Scardocchia è stato infatti inviato e corrispondente dall’estero di grandi quotidiani, come il Giorno, Corriere della Sera, la Repubblica e appunto La Stampa, di cui fu direttore dal 1986 al 1990. Con la semplicità, il rigore e l’autorevolezza che ne scolpivano i tratti del giornalista di razza, un italiano nel mondo, Scardocchia ha avuto lo sguardo aperto sulla vita reale, trasferendo fatti e sensazioni nei suoi articoli, scritti da ogni latitudine.
Il Premio internazionale di Giornalismo “Gaetano Scardocchia”, con il riconoscimento del Presidente della Repubblica – che ha conferito la sua Medaglia – e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, ha il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale del Molise, del Comune di Ostana, della Famiglia Abruzzese e Molisana del Piemonte e Valle d’Aosta, del Monviso Institute e dell’Associazione Bouligar di Ostana. Oltre al sostegno della Municipalità di Ostana e del Centro Studi Terra Molisana, che organizza l’evento, hanno dato supporto il pregiato il Pastificio “La Molisana” e la Società agricola Vinica di Ripalimosani, in Molise, con la fornitura dei loro prodotti. Sabato 25 agosto, alle ore 10, unitamente alla cerimonia di consegna del Premio a Letizia Airos – l’artistica Targa bronzea realizzata dalla millenaria Fonderia pontificia Marinelli di Agnone -, si svolgerà in Piazza de “La Vilo” di Ostana
il Convegno “Dalle Alpi alla Patagonia, per un Turismo sostenibile e delle Radici”, del quale saranno relatori Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Letizia Airos, giornalista e direttore i-Italy di New York, Enrica Alberti, Associazione culturale Bouligar, Luciano Mucciante, sindaco di Castel del Monte (L’Aquila) e Lucia Masciotra, sindaco di Vastogirardi (Isernia). Giuseppe Di Claudio, presidente del Centro Studi Terra Molisana, coordinerà e concluderà i lavori. Il Convegno sarà aperto dai saluti dei Consigli Regionali di
Piemonte, Abruzzo, Molise, e del presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e Valle d’Aosta, Carlo Di Giambattista. Proprio per i temi del Convegno – Emigrazione e Turismo sostenibile, con particolare riguardo al Turismo delle Radici – la scelta della sede per la 4^ edizione del Premio ha privilegiato ancora il borgo di Ostana, piccolo incantevole Comune composto di borghi sparsi, con le tipiche architetture, in posizione panoramica sul versante soleggiato della Valle del Po, con splendida vista sul gruppo del Monviso. Il Convegno proporrà dunque un utile confronto di esperienze tra i borghi di Ostana, Castel del Monte e Vastogirardi, tutti riconosciuti nel Club dei Borghi più belli d’Italia. Da alcuni anni il Comune di Ostana, infatti, porta avanti un coraggioso progetto di valorizzazione del turismo sostenibile, di ricerca delle colture tipiche, di ripopolazione dei borghi, con un forte impegno culturale sulle tradizioni e sull’antica lingua occitana. Il modo più semplice per conoscere questo angolo alpino di Occitania è fare il giro delle borgate, che nel secolo scorso furono prosciugate dall’emigrazione, seguendo il tracciato dei tratturi utilizzati dal bestiame per raggiungere i pascoli alti e per il ritorno serale. Il panorama, salendo di quota, si fa sempre più spettacolare e mozza il fiato: tutta la catena alpina con il Monviso, il Rosa e il Cervino, si dispiega davanti agli occhi, tra i cangianti colori della natura.