Sulmona. Sulle vette piu’ alte e sulle creste piu’ panoramiche del Parco Nazionale della Majella e degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo si nascondono delle particolari tracce di memoria storica: sono le trincee e le postazioni della Linea Gustav, lo sbarramento fortificato progettato dai tedeschi per rallentare l’avanzata degli Alleati sul territorio italiano durante la Seconda guerra mondiale. Una barriera che, grazie anche all’aspra morfologia appenninica, rimase insuperata dall’autunno del 1943 sino alla primavera del 1944. Sulle tracce di queste trincee – memoria anche delle sofferenze subite dalla popolazione civile durante il passaggio cruento della prima linea in Abruzzo, Regione culla dei primi movimenti di Resistenza al nazifascismo con l’eroica Brigata Maiella – si e’ messo da alcuni anni il giornalista, ricercatore storico e alpinista Lorenzo Grassi.
Il suo dettagliato lavoro di documentazione sul campo, nato da testimonianze dirette e ricerche d’archivio, e’ ora sintetizzato in un agile libro – patrocinato dal Parco e dalla Fondazione Brigata Maiella – con dieci percorsi per andare alla scoperta delle trincee. Uno stimolo per nuove passeggiate, per vedere con occhi diversi le bellezze naturali della Majella e, soprattutto, per ricordarsi sempre che “chi non ha memoria non ha futuro”. Il libro “Linea Gustav – Passi nella memoria”, ricco di illustrazioni e cartografie, sara’ presentato martedi’ 21 agosto, alle ore 16.30, nella sede del Parco Nazionale della Majella (Via Badia, 28) a Sulmona.
Al saluto del direttore del Parco Nazionale della Majella, l’architetto Oremo Di Nino, seguira’ l’introduzione a cura di Fabio Valerio Maiorano, giornalista e deputato di Storia patria. Poi l’autore, Lorenzo Grassi, presentera’ una proiezione multimediale.