Montesilvano. Il prestigioso cappello di Dean Martin verrà consegnato, mercoledì 8 agosto alle ore 21 a Montesilvano Colle, a sei abruzzesi che si sono distinti nella loro professione, nelle attività culturali, imprenditoriali e sociali, nei paesi del mondo o nelle regioni italiane dove attualmente risiedono. Premio Speciale “Gaetano Crocetti” ad una professionista pescarese per la sua azione solidale in alcuni Paesi in difficoltà. Il Premio Dean Martin è organizzato dalla omonima fondazione con il contributo del Comune di Montesilvano e il patrocinio del Consiglio Regionale, della Provincia di Pescara e del Cram. L’8 agosto ricorre il 62° anniversario della tragedia nella miniera di carbone Bois du Cazier, la serata del Premio si aprirà con un omaggio a Marcinelle. Dopo la collaborazione avviata con i Festival John Fante e Rocky Marciano, ci sarà uno spazio dedicato ai due celebri abruzzesi. L’Orchestra Dean Martin, diretta dal Maestro Antonella De Angelis, proporrà un viaggio musicale sulle note dei famosi e indimenticabili brani di Dean Martin, Frank Sinatra ed Herry Mancini, interpretati dal cantante Antonello Angiolillo. Verrà raccontato il viaggio di Gaetano Crocetti, barbiere emigrante montesilvanese, che ha poi trovato successo e fortuna negli Usa grazie anche a suo figlio Dino Paul. La regia dell’11° Premio Dean Martin è curata da Matteo Veleno, in collaborazione con l’attrice Tiziana Di Tonno. Presenta la serata la giornalista Mila Cantagallo. “Un’edizione destinata a lasciare il segno per le storie di emigrazione che i nostri corregionali racconteranno l’8 agosto – spiega la presidente Alessandra Portinari -. I premiati sono stati scelti dalla giuria non solo per il loro curriculum, ma per l’umanità e la passione impiegate nelle loro attività. Aspetti fondamentali per raggiungere un successo persistente. Sarà una serata di musica, con l’Orchestra Dean Martin, di solidarietà e memori”. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta questa mattina al Palazzo del Consiglio Regionale di Pescara, hanno partecipato il consigliere regionale Donato Di Matteo, l’amministrazione comunale di Montesilvano e il dirigente regionale Giancarlo Zappacosta. Di Matteo ha speso parole di ringraziamento per la presidente Portinari e ha elogiato il lavoro svolto dalla Fondazione in questi anni. “Abbiamo ascoltato con commozione e grande partecipazione – ha detto Di Matteo – le storie raccontate dai nostri corregionali durante le serate del Premio Dean Martin. Questa è una manifestazione che va sostenuta dal Comune di Montesilvano e dalla Regione Abruzzo attraverso un percorso istituzionale. Spero che la Regione porti avanti l’iniziativa di inserire il Premio Dean Martin in un circuito, che ripercorre le tappe dell’emigrazione abruzzese insieme agli altri eventi internazionali come il John Fante e il Rocky Marciano”.
Il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno ha riconosciuto i meriti all’iniziativa: “Il Premio Dean Martin è una iniziativa pregevole non solo per la città di Montesilvano ma per tutta la Regione. Credo che la politica dovrebbe agire con maggiore incisività sulla leva dell’appartenenza ad una unica identità e guardare con più attenzione alle eccellenze del nostro territorio. Questo premio si colloca proprio in tale direzione dando un giusto riconoscimento a tutte quelle persone che con impegno e passione, attraverso le loro attività, portano lustro a tutta la regione”. Il vice sindaco Ottavio De Martinis ha sottolienato la location scelta quest’anno: “Nella sua decima edizione, lo scorso anno, siamo riusciti a riportare il Premio Dean Martin a Montesilvano. Quest’anno lo abbiamo radicato ancora di più, scegliendo quale location Montesilvano Colle dove il Premio, anni fa muoveva i primi passi”. L’assessore comunale Deborah Comardi molto vicina alle politiche delle migrazioni ha dichiarato: “Il Premio Dean Martin rappresenta un importante momento di confronto, comprensione e informazione, dedicando una speciale attenzione ai fatti dell’attualità estera, che coinvolgono le comunità abruzzesi nel mondo che accadono intorno a noi ma che, spesso, per le distrazioni quotidiane a cui siamo sottoposti, ignoriamo o non comprendiamo pienamente la portata”.
I VINCITORI
– Luciano Odorisio, nato a Chieti, attore, regista e sceneggiatore ha diretto Sciopèn (1982), con Michele Placido, Adalberto M. Merli, Giuliana De Sio, Anna Bonaiuto, Tino Schirinzi, film che ottiene grande successo all’estero e il Leone d’oro a Venezia come “Migliore opera prima o seconda”, oltre ad altri riconoscimenti internazionali, fra cui il Premio al Festival internazionale del cinema di San Sebastián, Globo d’oro Stampa Estera e una Maschera d’Argento a Tino Schirinzi come miglior attore non protagonista. Sciopèn segna l’esordio sul grande schermo di Giuliana De Sio e Anna Bonaiuto. Odorisio ha conquistato altri numerosi riconsocimenti nella sua carriera tra cui il David di Donatello, il Ciak d’oro, la Maschera d’Argento. Di recente ha pubblicato il libro “Non invecchieremo mai,” edito da Il Viandante.
– Elvira D’Amicone, nata a Sulmona, egittologa, scrittrice funzionario della Soprintendenza peri Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Egizio di Torino. E’ stata direttrice del Museo Egizio di Torino negli anni della riqualifcazione e del suo massimo splendore. Ha contribuito infatti all’allestimento museografico realizzato nel 2006 nello Statuario del Museocongiuntamente al premio oscar, lo scenografo Dante Ferretti.
– Stefano Camplone, pescarese di 24 anni, vive a Londra, è uno dei giovani chef più bravi attualmente in circolazione nel Regno Unito. E’ in finale nel concorso “Young chef of the year”, organizzato da M Restaurant e Booktable by Michelin insieme a Champagne Pommery. Gara che mira non solo a trovare i migliori giovani talenti che lavorano nelle cucine di Londra e del Regno unito, ma anche a incoraggiare gli altri a iniziare una carriera nel campo della ristorazione e dell’ospitalità.
– Sante Auriti, nato ad Orsogna partito per gli Usa nel 1979 è uno dei più conosciuti maestri artigiani d’America. Il suo genio e il suo scalpello sono stati fondamentali nella realizzazione dei prestigiosi pianoforti di Steinway & Sons. E’ notissimo nella Grande Mela, tutti lo conoscono con l’appellativo “Piano man”. E’ lui infatti che realizza i famosi pianoforti Steinway& Sons che costano dai 200 mila dollari, quelli “personalizzati”, ai 100-160 dollari quelli per così dire “normali”.
– Gianluigi Peduzzi, presidente di Rustichella d’Abruzzo, l’azienda produttrice di pasta di semola artigianale nata nel 1924 a Penne, oggi è diffusa col suo brand in oltre 70 paesi al mondo e con un fatturato che deriva per l’85% dalle vendite all’estero, con spedizioni negli USA dall’81, e ad oggi è il più grande mercato di riferimento per l’azienda abruzzese, seguiti da Canada, Giappone ed Europa.
– Grazie alla collaborazione che si è attivata con il protocollo d’intesa firmato tra la Fondazione Dean Martin, il Cram, l’Università degli Studi G. d’Annunzio e il Comune di Montesilvano verrà assegnato il Premio Dean Martin all’Associazione degli Abruzzesi in Bolivia per il lavoro svolto dal suo presidente Rony Pedro Colanzi, di origine vastese, è stato governatore di Santa Cruz ed è un medico molto affermato in Bolivia. La prima associazione in Bolivia è nata nel 2014 con centocinquanta conterranei. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dell’Ambasciatore italiano e del Console onorario locale, ricordando i quindici pionieri abruzzesi di Santa Cruz che per primi, nel 1954, decisero di scommettere su questo piccolo angolo di Sudamerica, tra questi proprio la famiglia Colanzi. Oggi è tra le associazioni più attive del Cram Abruzzo e opera non solo per la diffusione delle tradizioni e della cultura abruzzese, ma anche nel campo della solidarietà attraverso il sostegno di un orfanotrofio boliviano guidato da suore abruzzesi.
– Premio Speciale Gaetano Crocetti a Maria Grazia Andriani, chirurgo pediatra e docente all’Università di Chieti. Dopo 35 anni trascorsi all’ospedale di Pescara, nel reparto di chirurgia pediatrica, la dottoressa Andriani non ci ha pensato un attimo ad appendere il bisturi al chiodo. Così, raggiunta la pensione, ha iniziato le sue missioni senza sosta nei Paesi più in difficoltà di Africa e Centroamerica per operare gratuitamente i bambini. Oltre 500 interventi in meno di quattro anni, volando tra Sudan, Etiopia,Tanzania e Haiti grazie alla Ada Manes Foundation for Children Onlus, che la Andriani ha istituito a Pescara il 26 Gennaio 2015, con lo scopo di facilitare le terapie chirurgiche dei bambini di ogni luogo e provenienza sociale.