Pescara.”E’ francamente incomprensibile ed irrazionale la reintroduzione dei voucher anche nel turismo assicurandolo però solo alle imprese alberghiere ed escludendo proprio quelle balneari in cui si avverte maggiormente la loro necessita’. Infatti”, spiega il vice presidente nazionale del Sib Confcommercio Riccardo Padovano, “il Governo nel cosiddetto decreto Dignita’ reintroduce l’uso dei voucher anche nel turismo e lo fa solo per gli alberghi e il ricettivo escludendo gli stabilimenti balneari e cioe’ le 30.000 imprese che costituiscono la componente piu’ rilevante del settore turistico dal momento che la ‘vacanza’, sia per la domanda italiana che per quella estera, continua ad essere sinonimo di ‘vacanza al mare’. Tra gli addetti di queste aziende sono moltissimi, se non la totalita’, i giovani e gli studenti che, in cerca di un piccolo reddito, conciliano gli studi con il lavoro svolgendo mansioni di assistente bagnante o di barman: per molti e’ il primo contatto con il mondo del lavoro. I voucher”, osserva Padovano, “costituiscono una giusta ed opportuna soluzione per combattere il lavoro nero e per garantire sia i lavoratori che le imprese”.
“Se c’e'”, conclude, “un settore turistico, pertanto, in cui si avverte la necessita’ di una loro introduzione e’ proprio il balneare per la sua dipendenza da un mercato altamente incerto e fluido condizionato fortemente, come e’ di tutta evidenza, da fattori giornalieri: perfino da quelli atmosferici. E’ veramente paradossale, quindi, la reintroduzione dei voucher nel turismo limitatamente alle imprese alberghiere e ricettive escludendo incomprensibilmente quelle balneari, conclude il vice presidente del Sib Confcommercio”.