L’Aquila. Ha salutato la città nel giorno del suo 46/esimo compleanno: “La prima cosa che farò? E’ fare il carabiniere, insieme ai miei carabinieri. Ho maturato un’esperienza molto importante sul campo dell’insegnamento, che mi ha consentito di mettere a sistema la prassi investigativa che in precedenza avevo fatto sul campo. Uno dei ruoli piu’ importanti per un ufficiale dei carabinieri e’ quello di continuare a insegnare ai propri collaboratori, quindi non posso che continuare a fare questo mestiere anche qui all’Aquila”. Cosi’ il più giovane comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri dell’Aquila, il colonnello Nazareno Luca Santantonio. L’ufficiale impegnato nella gestione delle scorte ai capi di Stato durante il G8, ha ricordato una sua vista alla zona rossa “nel buio più totale; ne ho un ricordo atroce, di dolore, ho percepito la sofferenza della popolazione. Oggi – ha proseguito – ho trovato una città molto bella, ordinata, piena di cantieri, normale per l’importanza che ha”.
“All’Aquila”, ha detto sempre l’ufficiale, “ho trovato un grande, forte e complesso presidio di legalità, fatto anche di carabinieri forestali, presidiamo quindi non soltanto le aree urbane ma anche le montagne, le foreste, e qui all’Aquila ce ne sono tante”. Con il comandante provinciale dell’Arma erano presenti il comandante del Nucleo investigativo del reparto operativo, il maggiore Edoardo Commande’, e il comandante della Compagnia dell’Aquila, il capitano Francesco Nacca. Nazareno Luca Santantonio, 46 anni, nato a Maglie (LE), sposato e padre di tre figli. Laureato in Giurisprudenza, ha anche una laurea in Scienze della Sicurezza ed ha conseguito un Master di II livello in Intelligence and Security. Nel precedente incarico, è stato insegnante della materia di Tecniche Investigative e Diritto di Polizia presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Ha comandato le compagnie di Palagonia (CT), Roma-Trastevere e Catania-Piazza Dante (CT). Nell’ambito dei reparti investigativi dell’Arma, ha comandato la Sezione Catturandi e Misure di Prevenzione patrimoniali del Nucleo Investigativo di Roma e, per ultimo, il Nucleo Investigativo di Catania. E’ docente di “Analisi previsionale strategica” al corso avanzato di Analisi criminale presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia a Roma e ha tenuto lezioni sul tema dell’intelligence in diverse università e istituti di formazione delle FF.PP.. Ha partecipato a ben tre edizioni della Missione addestrativa italiana “Somalia” in qualità di Senior Advisor del corso cadetti dell’Accademia di Polizia somala. Ha frequentato diversi corsi all’estero tra i quali, in particolare, quelli INTERPOL in “Match fixing and organized crime” e in “Hate crimes”.